Secondo l'ufficio statistico dell'Unione Europea rimane stabile la disoccupazione al 6,4%

L’inflazione annuale della zona euro dovrebbe attestarsi al 2,8% nel gennaio 2024, in calo rispetto al 2,9% di dicembre. Lo riferisce una stima flash di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.

Se si considerano le principali componenti dell’inflazione dell’area dell’euro, si prevede che a gennaio il tasso annuo più elevato sarà quello dei prodotti alimentari, alcolici e tabacco (5,7%, rispetto al 6,1% di dicembre), seguito dai servizi (4,0%, stabile rispetto a dicembre), dai beni industriali non energetici (2,0%, rispetto al 2,5% di dicembre) e dall’energia (-6,3%, rispetto al -6,7% di dicembre).

A dicembre disoccupazione stabile al 6,4%

A dicembre 2023, il tasso di disoccupazione destagionalizzato della zona euro è stato del 6,4%: stabile rispetto a novembre 2023 e in calo rispetto al 6,7% di dicembre 2022.

Il tasso di disoccupazione dell’Unione europea, invece, è stato del 5,9% a dicembre 2023, anch’esso stabile rispetto a novembre 2023 e in calo rispetto al 6,1% di dicembre 2022. Eurostat stima che 12,936 milioni di persone nell’Ue fossero senza lavoro nel dicembre 2023. Facendo una comparazione con il mese precedente, la disoccupazione è diminuita di 17 mila unità nell’area dell’euro, rimanendo a un livello minimo record. Rispetto a dicembre 2022, è scesa di 299 mila unità nell’Ue e di 369 mila unità nella zona euro. 

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