La Commissione pubblicherà il suo parere sui documenti programmatici di bilancio a novembre

“Entro il 15 ottobre gli Stati membri della zona euro presentano i propri documenti programmatici di bilancio alla Commissione e all’Eurogruppo. La Commissione valuterà la conformità di questi piani con i pertinenti requisiti fiscali inclusi nelle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio lo scorso luglio 2023. La valutazione della Commissione si concentrerà quindi sulla crescita della spesa (al netto della spesa per interessi e delle nuove misure relative alle entrate) piuttosto che sul disavanzo nominale. Questo indicatore di spesa netta non dovrebbe essere influenzato dalle prospettive economiche riviste. La Commissione pubblicherà il suo parere sui documenti programmatici di bilancio a novembre”. Lo dichiara a LaPresse una portavoce della Commissione europea, interpellata sulla possibilità che l’Esecutivo comunitario possa rivedere al rialzo il tetto del 3,7% di deficit, indicato nel Def ad aprile, alla luce del peggioramento delle prospettive economiche e delle difficoltà di reperire risorse da parte del governo italiano. Da quanto si apprende, se la Commissione europea rileva che il documento programmatico di bilancio di uno Stato membro non rispetta i requisiti di bilancio in modo particolarmente grave, chiederà la presentazione di un documento programmatico di bilancio rivisto. Poiché l’indicatore per valutare il rispetto dei requisiti fiscali (vale a dire la crescita della spesa netta) in linea di principio non è influenzato dalle prospettive economiche riviste, non sono necessarie ulteriori flessibilità. Per quanto riguarda la soglia del disavanzo del Pil, invece, la Commissione ha già annunciato nella primavera del 2023 che raccomanderà l’apertura di nuove procedure per i disavanzi eccessivi nella primavera del 2024 sulla base dei dati di consuntivo per il 2023.

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