La fascia obiettivo dei Fed Funds passa al 4,75%-5%, al livello più alto dal 2007. Possibili ulteriori inasprimenti nei prossimi mesi, e la banca centrale taglia la stima del Pil per il 2023 e 2024
Nonostante la crisi bancaria, la Fed resta determinata nel suo obiettivo di combattere l’inflazione e decide un altro rialzo dei tassi di interesse da 25 punti base. La fascia obiettivo dei Fed Funds, ha comunicato la banca centrale statunitense, passa al 4,75%-5% dal precedente 4,5%-4,75%. Si tratta del livello più alto dal 2007.
“Banche Usa solide e resilienti”
Nel comunicato emanato dalla Fed dopo la sua ultima riunione, il Fomc (Comitato direttivo) prevede “che potrebbe essere opportuno un ulteriore irrigidimento della politica monetaria al fine di raggiungere un orientamento sufficientemente restrittivo per riportare l’inflazione al 2% nel tempo”. L’aumento dei prezzi, prosegue la Fed, “rimane elevato”, e l’istituto guidato da Jerome Powell “rimane molto attento ai rischi di inflazione“.
La Fed conferma la fiducia nel sistema bancario statunitense anche dopo gli avvenimenti delle ultime settimane: “Il sistema bancario statunitense è solido e resiliente. È probabile che i recenti sviluppi provochino un inasprimento delle condizioni di credito per le famiglie e le imprese e pesino sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione”, si legge nella nota. Possibili effetti negativi sulla crescita che hanno portato la Fed a tagliare la stima del Pil Usa per il 2023 e 2024: la crescita dovrebbe essere quest’anno dello 0,4% (precedente stima allo 0,5%), mentre nel 2024 il Pil dovrebbe vedere un incremento dell’1,2%, lo 0,4% in meno di quanto previsto in precedenza.
Wall Street in rialzo
Wall Street procede in rialzo dopo l’ultimo rialzo dei tassi da 25 punti base della Federal Reserve. L’S&P 500 guadagna lo 0,28% a 4.013,96 punti, il Nasdaq lo 0,45% a 11.913,08 punti e il Dow Jones è sopra la parità dello 0,09% a 32.589,33 punti.
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