Patto di Stabilità, Gentiloni: “Martedì chiudiamo su riforma”

Patto di Stabilità, Gentiloni: “Martedì chiudiamo su riforma”
Consiglio e Commissione al Parlamento europeo di Strasburgo per il caso Pandora Papers

Il commissario Ue all’Economia: “È un auspicio fondato”. Valditara: “Togliere gli investimenti in istruzione”

Passi avanti in sede europea verso la riforma del Patto di Stabilità. Ad annunciarli è stato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni: “Chiudiamo martedì, è un auspicio ma è un auspicio fondato“, ha dichiarato l’ex premier italiano intercettato dai cronisti all’uscita della presentazione del libro “L’Inquilino” di Lucia Annunziata al Parlamento europeo.

Già stese conclusioni dell’Ecofin

Da quanto si apprende e riportato da La Stampa, il Comitato economico e finanziario ha già steso le conclusioni del prossimo Ecofin di martedì sulla riforma del Patto di Stabilità e crescita. Dopo il vertice Ue del 24 e 25 marzo la Commissione dovrebbe presentare la sua proposta legislativa. 

Valditara: “Togliere investimenti in istruzione”

Sul tema della riforma ha parlato anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. “Credo che noi dobbiamo proporci, laddove il prossimo anno dovessero ritornare i vincoli di Maastricht, di togliere gli investimenti in istruzione e ricerca dal Patto di Stabilità“, ha dichiarato intervenendo al Consiglio Istruzione dell’Ue. 

“Dobbiamo proseguire il percorso che abbiamo iniziato in Italia, e che ho sentito da alcuni colleghi essere comune ad altri Paesi, per aumentare gli stipendi rendendo socialmente competitiva la figura del docente. Dobbiamo valorizzare socialmente la figura del docente, sottolineando la centralità dell’autorevolezza e della dignità della figura del docente”, ha sottolineato Valditara. “Propongo anche di organizzare una conferenza fra ministri delle Finanze e ministri dell’Istruzione per porre anche a livello europeo la centralità del tema del finanziamento alla scuola. È fondamentale semplificare il lavoro del docente e trovare misure contro il burn-out”, ha aggiunto.

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