Dl Aiuti, bonus autonomi esteso a chi non ha partita Iva

Dl Aiuti, bonus autonomi esteso a chi non ha partita Iva
Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 27 aprile 2020 Atessa (Italia) Cronaca Emergenza Covid 19, riapertura degli stabilimenti FCA con le misure di sicurezza anti contagio Nella Foto : gruppi di lavoratori vengono informati sui nuovi dispositivi di sicurezza Photo Cecilia Fabiano/LaPresse April 27 , 2020 Atessa (Italy) News Covid 19 emergency ,reopening of the Fca factory with safety measures In the pic : groups of workers are informed by staff about new safety devices

La misura ha come obiettivo il contrasto al caro vita dovuto all’aumento dei costi dell’energia e all’aggravarsi della situazione internazionale

Esteso a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita Iva l’accesso all’indennità una tantum di 200 euro prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, incrementata di altri 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro dal decreto Aiuti-ter (D.L. n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022). Lo rende noto un comunicato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il decreto interministeriale firmato il 7 dicembre, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e dal Ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti è stato registrato dalla Corte dei Conti: si modifica così l’originaria previsione attuativa del D.M. 19 agosto 2022, pubblicato sulla G.U. n. 224 del 24 settembre, con cui si indicavano come beneficiari esclusivamente i lavoratori autonomi e i professionisti titolari di partita Iva, sottolinea il comunicato.

La misura aveva come obiettivo il contrasto al caro vita dovuto all’aumento dei costi dell’energia e all’aggravarsi della situazione internazionale. Disposta dal decreto legge 17 maggio 2022 n. 50, prevedeva l’istituzione di un Fondo, ulteriormente finanziato con decreto legge 9 agosto 2022 n. 115, convertito con modificazioni dalla L. n. 142/2022. Successivamente, il beneficio è stato ulteriormente incrementato di altri 150 euro sempre per le medesime categorie, per i redditi più bassi, si legge nel comunicato, dove si stima che l’ampliamento previsto dal nuovo decreto ministeriale interessa una platea potenziale di ulteriori 30mila lavoratori autonomi e circa 50mila professionisti, tra cui circa 30mila specializzandi in medicina e chirurgia.

 

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