Il capo del dipartimento economia Balassone in audizione in Parlamento sulla manovra commenta anche misure sul Pos: "Soglie più alte favoriscono economia sommersa"

Il tetto al contante e le agevolazioni dei pagamenti elettronici sono misure che ostacolano l’evasione e diverse forme di criminalità. E’ quanto sottolinea Bankitalia, in audizione in Parlamento sulla manovra, commentando l’innalzamento da mille a cinquemila euro del tetto al contante e della soglia oltre la quale è obbligatorio accettare pagamenti col Pos, introdotti dal governo con la legge di Bilancio. “I limiti all’uso del contante, pur non rappresentando un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione“, ha dichiarato parlando davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato il capo del dipartimento economia di Banca d’Italia Stefano Balassone.

Ha espresso la stessa opinione, sempre in audizione, il presidente del Cnel, Tiziano Treu. “Alcuni provvedimenti come l’innalzamento del tetto al’uso dei contanti e alcune forme di condono non aiutano la lotta all’evasione“, ha detto, aggiungendo che “l’utilizzo della moneta elettronica aiuta tante operazioni legate alla tracciabilità”. 

“Soglie più alte favoriscono economia sommersa”

Il manager ha spiegato che “tali misure, contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi anni, vanno nella direzione di agevolare l’uso del contante“. “Rispetto al 2016 – ha quindi ricordato – “la percentuale di transazioni effettuate col contante è diminuita in Italia pur restando maggioritaria, rimanendo comunque al di sopra della media europea”. Balassone ha quindi sottolineato che i “limiti all’uso del contante rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione” e che “negli ultimi anni sono emersi studi che suggeriscono che soglie più alte favoriscono l’economia sommersa“. Non solo, c’è anche l’evidenza che l’uso dei pagamenti elettronici ridurrebbe l’evasione fiscale”.  

Per gli esercenti“, inoltre, ha detto Balassone, “il costo per il contante secondo nostre stime è stato superiore a quello delle transazioni digitali con le carte di credito e di debito”.

Il capo del dipartimento economia di Bankitalia ha poi sottolineato che anche “le raccomandazioni Ue muovono in questa direzione” e che “la definizione di sanzioni amministrative” per chi rifiuta i pagamenti digitali “era inclusa tra i traguardi del Pnrr del primo semestre di quest’anno”. 

 

Cresce penalizzazione fiscale dei dipendenti

Critiche dall’esperto di via Nazionale anche ad altri aspetti della manovra. Dalla riforma del Reddito di cittadinanza, che porta con sé il “rischio di un aumento della povertà“, alla scelta di opzione donna in campo pensionistico, che “frena la partecipazione delle donne al mercato del lavoro“. Inoltre, Balassone ha parlato anche dell’estensione della flat tax per gli autonomi dagli attuali 65mila a 85mila euro: “La discrepanza di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi, e all’interno di questi tra quelli sottoposti a regime forfettario ed esclusi, risulta accresciuta“.  

 

Sul Pos il governo potrebbe ripensarci

Solo ieri Giorgia Meloni aveva aperto alla possibilità di abbassare la soglia dei 60 euro per quanto riguarda i pagamenti elettronici. “Il Governo sta valutando la possibilità di non obbligare i commercianti ad accettare il pagamento elettronico per piccoli importi – ha dichiarato – La soglia dei 60 euro è indicativa e può essere anche più bassa, c’è un’interlocuzione in corso con l’Ue”.

 

 

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