Si attiva a determinate condizioni, in 'vigore' dal gennaio 2023

La Commissione europea ha presentato oggi il “meccanismo di correzione del mercato del gas“, ovvero il price cap: “Proponiamo un tetto massimo sul prezzo Ttf del mese successivo nel caso in cui superi i 275 euro per megawattora, oltre tale prezzo non sarà possibile effettuare transazioni”, ha annunciato la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, in conferenza stampa.

“Il meccanismo di correzione del mercato scatterà al verificarsi di due condizioni – ha precisato -. Quando il prezzo del gas supera il livello predefinito, che si diceva 275 euro per due settimane, e in secondo luogo quando lo spread tra il prezzo Ttf e il prezzo globale del Gnl è oltre i 58 euro per 10 giorni di negoziazione. E quest’ultima condizione è fondamentale per garantire che l’intervento avvenga solo quando il prezzo Ttf del gas non riflette più i fondamentali del mercato. È inoltre fondamentale garantire che saremo in grado di continuare ad attrarre Gnl in un momento difficile per l’Europa”. “Quando le due condizioni sono soddisfatte, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer) pubblicherà immediatamente un avviso di correzione del mercato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e informerà la Commissione, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e la Banca centrale europea (Bce). Il giorno successivo entrerà in vigore il meccanismo di correzione del prezzo e non saranno accettate proposte di derivati Ttf front-month eccedenti il tetto del prezzo di sicurezza. Il meccanismo può essere attivato dal 1° gennaio 2023“. E’ quanto prevede la proposta della Commissione Ue sul price cap.

Ue, stop immediato a price cap se mancano condizioni

“Esiste un sistema di stretto monitoraggio dopo l’attivazione del plafond con la partecipazione di Acer, Bce ed Esma. E se le condizioni per l’attivazione non sono più soddisfatte, il meccanismo verrà disattivato immediatamente e automaticamente”. Lo ha annunciato la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, nella conferenza stampa di presentazione del meccanismo di correzione del mercato del gas.

“Per reagire a possibili conseguenze negative indesiderate del limite di prezzo, la proposta prevede che il meccanismo possa essere sospeso immediatamente in qualsiasi momento. Questo può accadere: automaticamente, con una disattivazione, quando il suo funzionamento non è più giustificato dalla situazione del mercato del gas naturale, ovvero quando il divario tra il prezzo Ttf e il prezzo del Gnl non è più soddisfatto per 10 giorni di negoziazione consecutivi”. E’ quanto prevede la proposta sul price cap presentata dalla Commissione europea. Il meccanismo può essere sospeso anche “mediante una decisione di sospensione della Commissione quando vengono individuati rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento dell’Unione, per gli sforzi di riduzione della domanda, per i flussi di gas all’interno dell’Ue o per la stabilità finanziaria. Esiste inoltre la possibilità per la Commissione di impedire l’attivazione del meccanismo nel caso in cui le autorità competenti, compresa la Bce, avvertano del concretizzarsi di tali rischi”. Nello schema di proposta presentato la scorsa settimana dalla Commissione il potere di interruzione del meccanismo era solo in capo alla Commissione stessa.

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