Italvolley, da Briatore a Farinetti il trionfo azzurro piace agli imprenditori

Italvolley, da Briatore a Farinetti il trionfo azzurro piace agli imprenditori
ITA, FIA, Formel 1, Grosser Preis von Italien

Per Martinetti (Grom) “Lo sport è un protagonista assoluto”

La vittoria azzurra ai Mondiali del Volley nel mondo imprenditoriale fa rima con un’Italia giovane che sa fare ‘team’ e impresa e che trasmette un esempio di come uniti si può arrivare al successo.

Il trionfo della nazionale italiana è accolto dall’imprenditore Flavio Briatore, interpellato da LaPresse, ben più che come una medaglia. Ma come una ricetta per il successo del sistema Paese: “è la prova che se si lavora come team, tutti insieme, i risultati arrivano”, dice. Per Briatore, con alle spalle l’ esperienza di ex team manager in Formula 1 della scuderia Benetton, i giovani nella nazionale di Volley sono “ragazzi molto molto bravi, che si divertono insieme a fare questo sport e sono motivati nel farlo. E quando si è così motivati, come team, il successo arriva”.

Sul ritorno mediatico di questa vittoria sportiva tricolore Briatore ricorda che “quando l’Italia vince, l’immagine del Paese è sempre forte. Questi giovani sportivi hanno dato anche un esempio a tutti i ragazzi italiani. Hanno dimostrato come senza avere pronostici favorevoli si può riuscire a ottenere una vittoria fantastica. Chapeau!”.

Prima puntata del Maurizio Costanzo show
Oscar Farinetti, patron di Eataly

Di vittoria sportiva dell’Italia, ma anche generazionale parla con LaPresse Oscar Farinetti, fondatore di Eataly. “Il trionfo ai mondiali di Volley dimostra la capacità italiana di unire menti e cuori e di unire il Paese. Questo è bello ed è qualcosa da cui dobbiamo prendere esempio. – sottolinea Farinetti – E’ la vittoria di giovani fra i 20 e i 30 anni che sono la generazione che si salverà, perché sono nati sapendo che la loro strada è tutta in salita”.

“Prendiamo esempio da questi ragazzi della pallavolo – prosegue Farinetti con LaPresse- per cercare di creare più armonia fra menti e cuori che partono da idee diverse. Quelli della mia generazione stanno consegnando a questi giovani un’Italia con 3mila miliardi di debito, e in più vogliono ancora dare loro dei consigli”. Per il fondatore di Eataly “questa generazione di giovani si salverà, perché è la prima che è già nata sapendo che non è certo che avranno un benessere maggiore del loro padre e che ha capito che per salvarsi devono tirarsi su le maniche”. La visione dell’imprenditore piemontese diventato ambasciatore del Made in Italy nel mondo è che “questi ragazzi si salveranno perché sono partiti per nulla favoriti”.

E sempre dal Piemonte l’imprenditore e fondatore del marchio di gelati Grom, Guido Martinetti, vede lo “sport come un protagonista assoluto”. E rivela a LaPresse fino a che punto: “da imprenditore, quando leggo un curriculum vitae per me l’aver fatto sport agonistico è sempre una nota importante”. Da poco in effetti Martinetti ha raccontato di essere impegnato in un progetto relivo all’apertura di un relais (Le Marne) tra le Langhe e Monferrato, in Piemonte, con al centro il binomio arte e sport. “L’obiettivo – racconta – è di far crescere i nostri futuri figli in un ambiente multiculturale dove conoscere i grandi del mondo delle arti e dei mestieri, tra cui gli sportivi. Nell’educazione di un bambino lo sport è necessario – sottolinea – sia quello singolo che quello di squadra”, perché insegna attitudini diverse ma complementari, dalla gestione dell’ansia e dello stress di una partita di tennis, fino al “senso profondo del lavoro in team, come accade per il volley”.

Un altro testimonial dell’italianità che vince è Adriano Sartor, patron del marchio di calzature Stonefly, che con LaPresse interpreta gli azzurri del volley diventati campioni del mondo come “una boccata di orgoglio”. Con un evidente effetto “sul morale di tutta la società, soprattutto sugli imprenditori”. E – afferma Sartor – “mostra che siamo vivi, bravi e presenti e possiamo ancora primeggiare in tutti i livelli, non solo in uno sport come il volley ma anche – per gli imprenditori – sui mercati internazionali”.

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