Circa 94mila ingressi in sei giorni di evento

Banchine e stand presi d’assalto, due giorni di sold out e gli altri con visitatori in crescita costante: sono i numeri del Salone Nautico di Genova, 61esima edizione che si chiude oggi con dati che segnano il successo della manifestazione e certificano la ripresa del settore della nautica, tornata a livelli di fatturato e di performance pre-crisi. Se i numeri aggiornati alle 12 parlavano di 92.377 accessi in totali, in 6 giorni di evento, a fine giornata secondo le previsioni si salirà a 94mila, segnando così un +30% rispetto al 2020. Obiettivo centrato per il salone del coraggio, il secondo dopo quello dello scorso anno quando – per primo e con un protocollo sanitario studiato ad hoc – il Nautico di Genova riaprì i battenti, unico in Europa dall’arrivo del Covid.

Superati gli accessi del Salone del Mobile di Milano

Un successo di pubblico con gli accessi diretti che superano anche quelli del Salone del Mobile di Milano, ma che segna nell’edizione 2021 anche un più concreto aumento dei contratti stipulati, tra il 15 e il 20% in più rispetto agli anni scorsi. E ora la sfida futura si chiama Waterfront di Levante, la grande opera disegnata da Renzo Piano che ridisegnerà l’accesso al mare della città e le aree stesse della Fiera di Genova che ospitano il Salone. Passerà da lì il rilancio definitivo della kermesse e di una Genova sempre più capitale della nautica. Sono già 400 i posti in più disponibili in mare per l’edizione del Salone 2022, che si terrà sempre a settembre, con le date che saranno rese note la prossima settimana.

I numeri

Oltre 1000 gli espositori, quasi un’ottantina gli eventi organizzati, 5.874 prove in mare su 6 giorni della kermesse: “Ci aspettavamo questo successo perché dopo essere stati gli unici in Europa ad aver fatto un Salone nel 2020, dovevamo capitalizzare quello che era stato fatto e questo ci ha premiato – ha commentato il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, a margine della conferenza stampa di chiusura -Il settore sta tirando alla grande e qui al Salone sono tornati tutti i brand. Quello che mi interessa di più, al di là dei contratti, è l’aumento degli addetti. Questo è importante perché, se aumentano gli addetti, aumentano anche i contratti”.

Dal settore i giorni del Salone sono stati anche l’occasione per lanciare un appello alle imprese. A farlo è stato Piero Formenti, vicepresidente di Confindustria Nautica, che ha sottolineato più volte l’importanza per le aziende italiane di venire a Genova a presentare le anteprime piuttosto che all’estero, un modo per rafforzare l’immagine del Salone di Genova vetrina di riferimento per il made in Italy.

Il successo del Salone “ha premiato – ha commentato il governatore ligure Giovanni Toti – sia in termini di visitatori, sia in termini di effettivo business. Ha travalicato i confini dell’acqua – ha aggiunto – è sceso a terra per entrare anche nel sociale, una vera attività a 360° e un rito catartico di ripartenza”. Numeri che, per il sindaco di Genova Marco Bucci, sono destinati ad aumentare ancora se il Covid allenterà la morsa: “Siamo in un posto unico – ha spiegato parlando della location genovese – stiamo facendo una cosa unica e l’anno prossimo avremo qualcosa di ancora più bella, un Salone nautico in continuo miglioramento”. Non solo. L’altra grande sfida della città, sempre legata al mare, è quella che porterà nel capoluogo ligure anche una tappa della Ocean Race, con l’impegno confermato anche dal governo due giorni fa a sostenere l’iniziativa insieme a Comune e Regione. “Tutti quanti – ha detto Bucci – dovrebbero riunirsi attorno a questo grande progetto perché è fondamentale, non ha eguali e neanche la Formula 1 porta tanta visibilità”.

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