Manca solo l'annuncio ufficiale delle nozze che creerà un colosso da 50 miliardi di dollari
Manca solo l'annuncio ufficiale delle nozze tra Fiat Chrysler Automobiles e Psa Peugeot, che creerà un colosso da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro) di valore di mercato e il quarto gruppo mondiale dell'automobile con 8,7 milioni di vetture all'anno e 184 miliardi di euro di fatturato. È ancora il Wall Street Journal ad anticipare la notizia. I vertici di Psa hanno approvato l'accordo, mentre il board di Fca dovrebbe dare oggi comunicazione, quando il Lingotto alzerà anche il velo sui conti dei nove mesi. Viene confermata la governance trapelata, con John Elkann che andrà a fare il presidente e Carlos Tavares, numero uno di Psa, che siederà nel cda del nuovo gruppo come amministratore delegato. Stando alle fonti del giornale finanziario Usa, il consiglio sarà composto da 11 membri, di cui 6 faranno capo a Psa e 5 a Fca.
Nella seduta di Borsa i titoli volano, con Fca che termina con un balzo del 9,53% a 12,87 euro, mentre la controllante Exor guadagna il 4,6% a 65,02 euro. A Parigi, Psa sale del 4,53% a 26,05 euro. Paga invece Renault, che perde il 4,02% a 47,42 euro. Un precedente tentativo di fusione proprio con la Régie da parte del gruppo guidato dall'a.d. Mike Manley era fallito in primavera per le condizioni stringenti poste dal governo francese. Il ministero dell'Economia da Parigi fa sapere stavolta che sarà "particolarmente vigile" sui temi dell'occupazione, della governance e dell'impronta industriale dell'eventuale gruppo post fusione. Lo Stato francese detiene il 12% di Psa. Da Roma, invece, il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, spiega che "c'è attenzione, del ministro Patuanelli e di tutto il governo, rispettoso di una trattativa di mercato ma anche consapevole che stiamo parlando di un'industria importantissima per il Paese".
La fusione tra Fca e Psa è attesa alla pari. Questo significa che l'accordo conterrà delle misure di compensazione. Il gruppo francese, infatti, ha una maggiore capitalizzazione di mercato. Secondo i rumors, Peugeot pagherebbe 3 miliardi di euro ai suoi azionisti dalla vendita di una quota della componentistica di Faurecia, mentre Fiat Chrysler verserebbe ai suoi azionisti un dividendo di 5 miliardi, distribuendo anche i proventi della vendita di Comau, valutata a circa 250 milioni. Ma per i dettagli occorrerà attendere. In ogni caso, l'agenzia di rating Standard & Poor's ritiene che il consolidamento "potrebbe avere conseguenze positive a lungo termine sul profilo creditizio delle due case automobilistiche".
Il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, chiede al governo italiano di tenere alta l'attenzione sulle nozze in arrivo. "Una dichiarazione di attenzione a questa operazione – afferma Bentivogli – credo che sia fondamentale per fermare il classico nazionalismo industriale francese che l'altra volta ha fatto saltare la possibilità di avere un campione europeo". Patrick Michel, capo del sindacato Fo di Psa, esprime scetticismo ma afferma che l'accordo potrebbe dare alla casa francese "maggiore peso nei confronti di giganti come Toyota o Volkswagen", oltre all'accesso a tecnologie avanzate che mancano alla Fiat. Psa ha registrato ricavi per 74 miliardi di euro nel 2018, rispetto ai 110 miliardi di Fca.
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