Via libera alla presentazione dell'offerta di acquisto. No di Cdp, Leonardo ed Eni

Lufthansa abbandona la partita per Alitalia, mentre le Ferrovie dello Stato fanno il passo. La compagnia tedesca dice di non avere alcun interesse a partecipare a una cordata per la ex compagnia di bandiera che includa il governo italiano. "Non saremo co-investitori con il governo in un vettore aereo in ristrutturazione", afferma l'amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, nel giorno dei conti dei primi nove mesi dell'anno, che vedono un leggero calo dell'utile operativo a 2,4 miliardi di euro per il caro-carburante. I tedeschi non sono però gli unici a chiamarsi fuori, mentre il cda di Fs dà il via libera all'offerta per la compagnia italiana.

"L'ho detto e lo ripeto, è diventato un ritornello e sul punto siamo rigidissimi: in Alitalia la Cassa depositi e prestiti non deve mettere un euro per nessuna ragione", commenta il presidente di Acri Giuseppe Guzzetti, che fa sapere che le Fondazioni non voteranno investimenti in tal senso. Rispetto alle indiscrezioni di stampa, si leva un vero e proprio coro di smentite che fanno pensare che le Ferrovie si dovranno presentare da sole. Oltre a Cdp, escludono categoricamente ogni interesse a intervenire su Alitalia adesso e in futuro anche Leonardo ed Eni, che parla dell'ipotesi di un ingresso nella compagnia "priva di fondamento".

Fs, invece, annuncia in serata con un breve comunicato che il cda ha deliberato di presentare l'offerta per l'acquisto dei rami d'azienda delle società Alitalia-Società Aerea Italiana e Alitalia Cityliner. Secondo le indiscrezioni, Fs vorrebbe però l'entrata successiva di un partner internazionale per limitare l'esposizione azionaria al minimo. La compagnia low cost Easyjet ha confermato nei giorni scorsi di essere ancora interessata a un'Alitalia "ristrutturata" e in consorzio con altri, ma è "in attesa di indicazioni" ufficiali su come l'esecutivo intenda procedere, mentre gli americani di Delta per legge non potrebbero avere la maggioranza della compagnia, con il rischio di intervento dell'Ue.

Il ceo di Lufthansa spiega però che i tedeschi non escludono successivamente "partnership commerciali" con il vettore italiano. Un portavoce del gruppo conferma che le partnership potrebbero assomigliare agli accordi di Lufthansa con altre compagnie aeree della Star Alliance. Domani scade il termine fissato per la procedura di vendita di Alitalia, deadline che il governo ha blindato. Inoltre domani si tiene l'incontro tra azienda e sindacati per la proroga della cigs fino al 23 marzo 2019. L'azienda vorrebbe ridurre gli interessati di 90 unità, a 1.570 dipendenti, ma le sigle non ritengono questa proposta accettabile.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata