I dati dell'Istituto di statistica. Renzi: "Con Jobs act sotto 10%, ora vediamo Di Maio"

Segnali confortanti dal mercato del lavoro: dopo due mesi di calo, torna a crescere la stima degli occupati, che ad agosto aumenta di 69 mila unità, portando il tasso di occupazione al 59%. Questo mentre la disoccupazione scende sotto quota 10%, attestandosi al 9,7%, sui livelli di inizio 2012.

È quanto emerge dai dati diffusi oggi dall'Istat per il mese di agosto, che indicano un lieve peggioramento solo sul fronte della disoccupazione giovanile, cresciuta di due decimi di punto percentuale al 31%. "Per quanto i dati estivi siano molto volatili e sebbene una parte rilevante del calo dei senza-lavoro negli ultimi due mesi sia dovuta all'aumento degli inattivi, conforta la crescita dell'occupazione stabile nel mese", commenta Paolo Mameli, senior economist della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, in riferimento alle cifre che vedono i dipendenti permanenti recuperare 50 mila unità e quelli a termine continuare a crescere di 45 mila unità. "In prospettiva, al netto della volatilità su base mensile, pensiamo che la disoccupazione possa mantenere un trend al ribasso nei prossimi mesi", prosegue l'esperto, "in coerenza con i livelli ancora espansivi delle aspettative di famiglie e imprese sull'occupazione". Di un "segnale positivo in un contesto congiunturale caratterizzato da molte incertezze", parla nel complesso Confcommercio, che guardando al report dell'Istituto nazionale di statistica sottolinea come l'aspetto più favorevole sia rappresentato dal permanere di "una significativa tendenza alla riduzione del numero di persone in cerca di occupazione".

Proprio la crescita dei contratti a termine, che a quota 3,14 milioni si portano sui massimi da quando esistono le serie storiche Istat – cioè dal 1992 – induce però Confesercenti a predicare prudenza. Secondo l'associazione, sul boom di questa forma contrattuale (+1,5% su base mensile e +12,6% su base annua), potrebbe infatti incidere "la corsa al rinnovo e alla proroga" innescata dall'approvazione del Dl Dignità, pubblicato a luglio con la previsione di un periodo di transizione fino al 31 ottobre per i contratti già esistenti. Motivo per cui è probabile che numero di lavoratori a tempo determinato continui a crescere "a ritmi sostenuti" anche nei mesi di settembre ed ottobre. 

"Quindi il #JobsAct ha portato per la prima volta dopo anni la disoccupazione sotto il 10%. Siamo partiti dal 13.2% e adesso siamo al 9.7%. Ora vedremo che succede appena Di Maio abolisce la povertà #Istat", ha scritto su Twitter l'ex premier e segretario Pd Matteo Renzi

"Adesso comunque Di Maio ci ha detto di aver abolito la povertà e introdotto il reddito di cittadinanza, quindi non ci sarà più bisogno di seguire i dati Istat – ha aggiunto Renzi su Facebook – Ma per chi continua a credere alla realtà e non alle #FakeNews di RoccoCasalino, la disoccupazione sotto il 10% è una buona notizia. Viva l'Italia che lavora e non vive di assistenzialismo".

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