L'incremento riguarda soltanto i dipendenti (+356 mila, +2,1%), oltre tre quarti dei quali a termine

Continua a crescere il numero degli occupati in Italia. Nel secondo trimestre 2017 se ne contano 78 mila in più rispetto ai tre mesi precedenti e 153 mila aggiuntivi nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. L'Istat parla di "elevata intensità occupazionale della ripresa in corso".

Anche se ormai gli occupati sfiorano quota 23 milioni, c'è anche da registrare che la maggior parte dei nuovi posti è a termine. A tempo determinato, infatti, sono oltre otto impieghi su dieci creati tra trimestre e trimestre e tre su quattro tra quelli che si registrano in più su base annua. Il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, invita comunque a guardare il bicchiere mezzo pieno. "Sono diversi i segnali positivi – dichiara – e sembrano in via di superamento i problemi congiunturali, con la ripresa economica che va rafforzandosi". Ma ammette: "Restano i problemi strutturali".

Dopo tre trimestri di crescita, spiega l'Istat, torna a calare il numero di disoccupati, la cui stima scende a 2 milioni 839 mila unità (-154 mila in un anno, -5,1%). Considerando il dato destagionalizzato, il tasso di disoccupazione scende per il secondo trimestre consecutivo attestandosi all'11,2%, in flessione di 0,4 punti percentuali e ai minimi dal 2012. Tornando all'aumento degli occupati, rispetto al secondo trimestre del 2016, questo riguarda soltanto i dipendenti (+356 mila, +2,1%), a fronte della rilevante diminuzione degli autonomi (-3,6%). Analizzando, invece, il passaggio tra primo e secondo trimestre dell'anno, la crescita è dovuta all'ulteriore aumento dei dipendenti di 149 mila, anche se ben 123 mila di loro sono a tempo determinato. Pure su base congiunturale, diminuiscono gli autonomi (-71 mila, -1,3%). L'incremento in termini assoluti, precisa l'istituto statistico, "è più consistente per gli occupati a tempo pieno, e l'occupazione a tempo parziale aumenta soprattutto nella componente volontaria".

Inoltre, prosegue l'analisi Istat, "la crescita dell'occupazione riguarda entrambi i generi e tutte le ripartizioni ed è più intensa per le donne e nel Nord". Nel trimestre in cui il Pil italiano ha battuto in positivo le attese, crescendo dello 0,4% sui primi tre mesi dell'anno e dell'1,5% su anno, l'occupazione ha beneficiato della spinta della ripresa. L'istituto statistico precisa, infatti, che le ore complessivamente lavorate crescono dello 0,5% sul trimestre precedente e dell'1,4% su base annua. "I segnali di consolidamento dell'espansione dei livelli di attività economica, particolarmente significativi nell'industria in senso stretto e nei servizi, sono associati a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo che continua a espandersi in linea con la dinamica del Pil", scrive l'Istat. Ma la qualità degli impieghi può migliorare. Il governo ha in programma di utilizzare la legge di bilancio per cercare di accelerare l'assunzione stabile dei giovani. "Passo dopo passo, provvedimento dopo provvedimento, sosteniamo la voglia di rilancio del Paese, le aziende che scommettono su qualità, competenza e innovazione, il made in Italy che vuole essere forte sui mercati globali. Passo dopo passo, ampliamo e rafforziamo le occasioni occupazionali per i nostri giovani", commenta la vice ministra allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova.
 

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