"Migliorano prospettive economiche, presto per cambiare politica monetaria. Euro? Irrevocabile" per il presidente Bce

"La ripresa economica dell'eurozona si sta consolidando e sta continuando a estendersi in tutti i Paesi e i settori". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo di fronte alla commissione Affari economici e monetario del Parlamento Ue. Draghi ha sottolineato che il primo trimestre per l'area dell'euro "è stato il 16esimo consecutivo di crescita e la disoccupazione è diminuita ai livelli più bassi dal 2009". Il numero uno della Bce ha sottolineato inoltre che la fiducia di consumatori e imprese "ha raggiunto un livello senza precedenti negli ultimi 6 anni" e questo dà l'idea di una ripresa che anrà rafforzandosi ancora "nei prossimi trimestri".

RISCHI AL RIBASSO. "Le prospettive economiche dell'area dell'euro stanno migliorando e i rischi al ribasso si stanno indebolendo. Tuttavia, questi segni positivi non dovrebbero distoglierci dalla necessità di una crescita economica più stabile ed elevata" ha sottolineato Draghi. "In questo contesto – ha proseguito – è necessaria una maggiore crescita della produttività. La crescita della produttività richiede innovazione. Le riforme strutturali sono essenziali per creare un ambiente imprenditoriale che favorisca l'innovazione e un contesto normativo che si adatti adeguatamente". Secondo il numero uno della Banca centrale europea le riforme devono essere accelerate sia a livello nazionale sia a livello europeo.

POLITICA MONETARIA."E' davvoro molto, troppo presto per farci sostenere che cambieremo la nostra linea di politica monetaria" ha annunciato Draghi che ha ribadito che l'inflazione di fondo è ancora troppo debole e la pressione dei salari sui prezzi resta bassa. 

EURO IRREVOCABILE. "L'euro è irrevocabile, come da trattato. Lo ripeto ancora una volta" ha detto Draghi, rispondendo alle domande degli europarlamentari, ribadendo quanto già affermato in altre occasioni, tra cui l'audizione presso il Parlamento dell'Olanda. In merito a chi insisteva sui rischi di eventuali ristruttuzioni del debito dei Paesi a debito elevato, Draghi ha sottolineato che "i rischi delle ristrutturazioni del debito ricadono in gran parte sulle Banche centrali nazionali".

BREXIT. Per evitare che la Brexit le colga di sopresa, "è essenziale che tutte le banche" dell'eurozona  "preparino tutte le misure necessarie in modo tempestivo". Questo l'invito di Draghi rispondendo alle domande degli europarlamentari. Sui rischi eventuali degli istituti di credito dall'uscita della City dall'Ue "siamo in contatto continuo e seguiamo cesto processo, tuttavia non spetta solo a noi, ma anche alle autorità nazionali". "Nella gestione di questo processo (Brexit, ndr), se le cose saranno gestite bene i rischi non si materializzeranno, e questa gestione ha vari attori: tra questi ci sono le banche, che devono cominciare a prepararsi per tempo, è importante che la solidità sia garantita". Secondo il numero uno della Bce "ci sono dei rischi di frammentazione della supervisione", per questo è necessario che i legislatori europei mettano il supervisore bancario unico nelle condizioni di evitarlo.
 

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