La viceministra Bellanova: "Risultato importante e per nulla scontato"
E' stato firmato al Ministero dello Sviluppo economico l'accordo sulla cassa integrazione straordinaria dei lavoratori dell'Ilva. Lo si apprende da fonti vicine all'azienda. Nella fase di picco, in cassa andranno un massimo di 3.300 addetti, di cui 3.240 per Taranto e 60 a Marghera. L'Ilva aveva chiesto in precedenza un massimo di 4.984 addetti in cassa.
La media dei lavoratori interessati dall'ammortizzatore sarà di 2.500, di cui 2.465 a Taranto e 35 a Marghera. L'accordo sarà valido fino alla fine del periodo di amministrazione straordinaria. Nello stabilimento di Taranto 800 addetti saranno in cassa a zero ore, ma agli stessi sarà garantito a rotazione almeno il 20% delle ore lavorate. A questi lavoratori saranno garantite attività di formazione e riqualificazione. L'azienda e i sindacati verificheranno l'accordo con incontri di cadenza bimestrale.
"Un risultato importante e per nulla scontato. In continuità con l'attenzione messa in campo dal governo Renzi, abbiamo mantenuto gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori", ha dichiarato la viceministra Teresa Bellanova, che ha presieduto l'incontro al Ministero a cui hanno partecipato sindacati, direzione Ilva e Regione Puglia. La vice ministra ha ricordato inoltre che "nelle prossime settimane giungerà a conclusione il percorso di formulazione dell'offerta da parte delle cordate di investitori".
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