Piazza Affari evita la chiusura negativa grazie ad uno slancio nell'ultima mezzora di contrattazioni

Piazza Affari evita la chiusura negativa grazie ad uno slancio nell'ultima mezzora di contrattazioni, che consente di interrompere la serie negativa di quattro sedute consecutive in territorio negativo. Ad agevolare il mini rimbalzo sono stati anche fattori di tipo tecnico, quali la tenuta di supporti dinamici e psicologici che hanno favorito la ripresa dei corsi. L'indice Ftse Mib in chiusura registra una variazione positiva dello 0,34%, a 16.595,43 punti.

In questo quadro, hanno sofferto in particolare i titoli bancari, fra i quali le flessioni più marcate sono state di UniCredit, maglia nera del listino con un -2,24% a 2,09 euro, e Ubi Banca, -1,55% a 2,27 euro. Entrambe le banche nel corso della settimana sono state oggetto di giudizi conservativi dagli analisti di SocGen e Credit Suisse, ritenendo le equity stories dei due titoli 'neutral', in attesa del concretizzarsi dei piani di rafforzamento necessari per uscire dalla crisi degli Npl. Prese di profitto per il Banco Popolare, -1,48% a 2,25 euro, e Bpm, -1,42% a 0,37 euro, dopo i recenti rialzi seguiti alla notizia che a metà ottobre si terrà l'assemblea per la fusione. Mps chiude a 0,22 euro, limitando le perdite rispetto al settore allo 0,53% nel giorno seguente alla nomina ufficiale di Marco Morelli nel ruolo di amministratore delegato.

Andamento divergente nel settore del lusso. Infatti, mentre Moncler ha brillato con un guadagno del 3,86% a 15,84 euro, Ferragamo è stato il secondo peggior titolo del listino con una contrazione del 2,20% a 20,86 euro. A favorire gli acquisti sull'azienda di Remo Ruffini è stato il report di Morgan Stanley che ha alzato la raccomandazione sul titolo portandola a 'overweight' dal precedente 'equalweight'. Fuori dal listino principale crollo verticale anche per Tod's, che ha chiuso a 48,22 euro, lasciando sul parterre il 6%. Il gruppo di Diego Della Valle ha rilasciato ieri i conti del primo semestre, mettendo in luce grosse difficoltà di redditività. L'Ebitda a 86,3 milioni (-16,2%) e l'Ebit a 62 milioni (-20%), hanno determinato una caduta del Ros di 250 punti base. Tonica Fca che con un balzo dell'1,9% si porta a 5,82 euro. A favorire gli acquisti le indiscrezioni secondo cui l'azienda starebbe sondando il terreno per un'eventuale partnership con il gruppo cinese Baic.
 

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