L'indice Ftse Mib ha ceduto il 2,26% a quota 15.423 punti
Nervi sempre tesi sui mercati con Piazza Affari che archivia l'ennesima seduta all'insegna delle vendite. Gli investitori continuano a soppesare i possibili effetti sull'economia dell'uscita della Gran Bretagna dall'Ue e la delicata situazione del settore bancario italiano. In chiusura l'indice Ftse Mib ha ceduto il 2,26% a quota 15.423 punti. E' ancora corsa ai beni rifugio con l'oro che ha toccato i nuovi massimi a oltre due anni a 1.373 dollari l'oncia. La sterlina ha aggiornato i minimi a 31 anni sotto quota 1,28 contro il dollaro dopo che ieri il governatore della Bank of England, Mark Carney, ha avvertito che si stanno già materializzando i primi segnali di rallentamento economico post-Brexit. Indicazioni deludenti dagli ordini di fabbrica in Germania, che a maggio hanno mostrato una variazione nulla rispetto al mese precedente e un calo dello 0,2% su base annua.
A Piazza Affari si segnala il rimbalzo di Banca Mps (+6,07%), su cui la Consob ha disposto il divieto temporaneo alle vendite allo scoperto per l'intera seduta odierna. In attesa del 29 luglio quando verranno divulgati i risultati degli stress test, il Tesoro è al lavoro sull'ipotesi di una ricapitalizzazione dell'istituto a scopo precauzionale per coprire gli eventuali ammanchi patrimoniali che emergeranno dagli stress test. Secondo quanto riportato oggi da Repubblica, in un nuovo fondo confluirebbe una buona fetta dei 47 miliardi di crediti deteriorati (dopo Atlante potrebbe vedere la luce 'Giasone') capitalizzato con 5-6 miliardi in aggiunta agli 1,7 miliardi residui di Atlante. La cessione dei crediti deteriorati di Mps dovrà avvenire a prezzi scontati rispetto ai valori di bilancio, emergeranno delle perdite che dovranno essere coperte da un nuovo aumento di capitale con garanzia statale.
Giornata molto difficile invece per Telecom Italia, giù del 10,81% a 0,6515 euro dopo che Xavier Niel, che deteneva opzioni sul 15% del capitale della tlc italiana, ha rimarcato di avere un interesse finanziario marginale di 25 milioni di euro in Telecom e venderà nelle prossime settimane. Iliad, la tlc che fa capo a Niel, ha annunciato un accordo con Vimpelcom e CK Hutchison per acquistare alcuni asset destinati ad essere ceduti in seguito alle richieste dalle autorità europee per dare il via libera alla fusione tra le controllate Wind e 3 Italia. Intanto oggi si è espressa su Telecom Italia JP Morgan che ha abbassato il rating a neutral dal precedente overweight.
Seduta difficile anche per Saipem (-4,09% a 0,3515 euro) complice il nuovo ritracciamento dei prezzi del petrolio con il Wti sceso a 46 dollari al barile dopo il -5% della vigilia. Recupero nel finale per Fca (-0,39%) che nel corso della seduta era scivolata sotto la soglia dei 5 euro per la prima volta dall'ottobre 2014. Gli analisti di Barclays hanno rivisto al ribasso la raccomandazione da overweight a underweight. Il prezzo obiettivo è stato quasi dimezzato da 10 a 5,5 euro.
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