Utile netto in crescita del 19% a 78 milioni di euro

Ferrari chiude il primo trimestre con risultati in crescita e alza i target per l'anno in corso. "Non ho cattive notizie da dare, l'azienda sta andando abbastanza bene", ha detto questa mattina Sergio Marchionne, a margine di un evento Fiat a Mirafiori. Il manager con il maglioncino, già presidente del Cavallino, assume anche l'incarico di amministratore delegato confermando le indiscrezioni delle scorse settimane. Amedeo Felisa, a.d. uscente, resta in cda e assume l'incarico di consigliere tecnico. Secondo Marchionne, Felisa, che ha lavorato 26 anni alla guida dello sviluppo tecnico di Ferrari, "è senza alcun dubbio uno dei migliori ingegneri automobilistici nel mondo".

Intanto Ferrari chiude il miglior primo trimestre di sempre, con un utile netto in crescita del 19% a 78 milioni di euro e ricavi netti in aumento dell'8,8% a 675 milioni. Le consegne totali, inoltre, sono cresciute del 15% a 1.882 unità. I risultati permettono al Cavallino di alzare gli obiettivi per l'esercizio in corso, che aggiornati vedono consegne oltre 7.900 unità, comprese le supercar, ricavi netti a circa 3 miliardi di euro e un adjusted Ebitda superiore o uguale a 800 milioni di euro. L'indebitamento industriale netto, che a fine marzo si posiziona a 782 milioni di euro, è visto a 730 milioni alla fine dell'anno. La Borsa, tuttavia, reagisce timida al trimestre da record, con il titolo che termina la seduta a Piazza Affari in discesa dello 0,81% a 39,00 euro.

Secondo il presidente e a.d. il trimestre è stato "incredibilmente forte", ma sui target 2016 serve restare "cauti", anche se non è escluso che vengano superati. Marchionne ha spiegato inoltre che il lancio dei modelli procede "come previsto".

A Marchionne sta adesso a cuore quello di rilanciare la Rossa sulle piste di Formula1. "Mi rompe l'anima vedere la Ferrari che soffre, non è nel Dna della squadra", ha spiegato il presidente e a.d. della casa di Maranello a chi gli chiedeva di commentare l'uscita di pista del ferrarista, Sebastian Vettel, tamponato ben due volte dal pilota della Red Bull, Daniil Kvyat, nelle prime curve del gran premio di Russia. "Ieri è stata una giornata bruttissima, ero abituato alla Ferrari di Schumacher", ha detto Marchionne. "Siamo vicinissimi, il problema è che gli ultimi mezzi secondi sono molto complicati da colmare", ha aggiunto.

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