Marchionne sostituirà Amedeo Felisa, che ha deciso di ritirarsi dall'incarico dopo 26 anni

Sergio Marchionne assume il ruolo di amministratore delegato di Ferrari al posto di Amedeo Felisa, che ha deciso di ritirarsi dall'incarico dopo 26 anni di impegno al servizio della società. Secondo quanto riferito in una nota dal Cavallino, Marchionne somma la carica di ceo a quella di presidente, mentre Felisa continuerà a far parte del cda di Ferrari con l'incarico specifico di consigliere tecnico. I cambiamenti hanno effetto immediato.

"Conosco Amedeo da più di un decennio e ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con lui negli ultimi due anni. E' senza alcun dubbio uno dei migliori ingegneri automobilistici nel mondo", ha commentato Marchionne, aggiugendo che "nel corso degli ultimi 26 anni ha lavorato instancabilmente alla guida dello sviluppo tecnico della Ferrari, producendo una serie di autovetture che hanno fissato gli standard sia per prestazione che per stile".

Il cda esprime in una nota "ufficialmente la sua gratitudine ad Amedeo per il suo contributo ed è lieto di poter contare per il futuro sul suo contributo quale consigliere tecnico del top management".

FERRARI CHIUDE I TRIMESTRE CON UTILE NETTO A 78 MILIONI. Intanto Ferrari chiude il miglior primo trimestre di sempre, con consegne totali che hanno raggiunto le 1.882 unità, con un aumento del 15%, ricavi netti cresciuti dell'8,8% (+8,4% a cambi costanti), attestandosi a 675 milioni di euro, Ebit pari a 121 milioni, con un incremento del margine di 250 pbs, utile aumentato del 19%, attestandosi a 78 milioni. L'indebitamento netto industriale cala rispetto alla fine del 2015 a 782 milioni.

La performance delle vendite è stata trainata da una crescita del 21% delle vendite dei modelli a 8 cilindri (V8), favorita dal successo del recente lancio di nuovi modelli: la 488 GTB e la 488 Spider. Le consegne dei modelli a 12 cilindri (V12) sono diminuite del 6%, a causa fine produzione della FF, del completamento del ciclo di vita della F12berlinetta (giunta al suo 5° anno di commercializzazione) e all'esaurimento del lotto del modello LaFerrari, in edizione speciale limitata, in parte compensate dall'introduzione della nuova F12tdf. La crescita su base annua ha interessato tutte le regioni: l'area Emea, le Americhe, la Greater China e il Resto dell'Apac che hanno registrato una crescita del 24%, del 2%, del 16% e del 14%, rispettivamente.

Per quanto riguarda i ricavi netti l'aumento dalla vendita di automobili e ricambi è stato apri a 52 milioni (+12%). Maggiore anche il contributo generato dalle personalizzazioni e di sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (9 milioni, +8%), ascrivibili per lo più al miglior posizionamento nelle classifiche del campionato, che è stato in parte compensato dalla diminuzione alla voce Motor7 (Euro 7 milioni, -11%), causata principalmente da minori consegne a Maserati, nonostante maggiori ricavi generati dalla fornitura ad altre scuderie di Formula 1.

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