Dopo lo spin-off da Fca e la quotazione a Wall Street e Milano, le prospettive di lungo termine di Ferrari "appaiono ancor più interessanti"

"Il risultato finale deve essere di rilievo e non ha senso intraprendere percorsi lunghi e faticosi senza raggiungere dimensioni sufficienti". Lo dice John Elkann, nella lettera agli azionisti di Exor, in merito a una possibile fusione di Fca, di cui è presidente, con un altro costruttore auto. "Per Fca, guardando alla possibilità di fare qualcosa con 'Quelli Grossi', le nostre analisi interne indicano che ci si potrebbe ottenere un risparmio vicino ai 10 miliardi all'anno", prosegue Elkann. "Se si proietta questo valore negli anni, inizia a diventare molto interessante", aggiunge. "Ma bisogna essere in due per ballare il tango e la maggior parte dei nostri concorrenti sono impegnati con le grandi opportunità che la tecnologia 'dirompente' ha da offrire", spiega ancora Elkann.

"Alcuni dei concorrenti di Fca – spiega ancora il presidente e a.d. Exor – sono convinti che non abbia senso impegnarsi a 'insistere con il passato' (cioè il consolidamento), ma che si debba invece abbracciare il cambiamento dirompente con nuove tecnologie e modelli di business che riguardano il 'settore della mobilità', un mercato due volte più grande di quello relativo alla  sola vendita di nuovi veicoli".

FERRARI, "NON CI ASPETTAVANO VOLATILITA' DEI MERCATI COSI' ALTA"  Dopo lo spin-off da Fca e la quotazione a Wall Street e Milano, le prospettive di lungo termine di Ferrari "appaiono ancor più interessanti", ma "ciò che chiaramente non ci aspettavamo era la volatilità dei mercati finanziari, che si è tradotta in uno dei peggiori contesti di mercato nella storia dei mercati azionari" precisa Elkann ricordando che dall'inizio dell'anno le azioni di Exor hanno perso un terzo del valore. "Siamo determinati a tenere duro, cosa che è possibile grazie alla natura permanente del nostro capitale e alla nostra capacità di resistere, dopo il lavoro che abbiamo fatto per ridurre il nostro debito ed estenderne la durata", sottolinea Elkann, che ricorda che il 2015 è stato "il miglior anno della storia della Ferrari", con 7.664 auto consegnate e utili netti pari a 290 milioni, rispetto ai 265 milioni del 2014.
 

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