"Preparatevi a serie di lanci modelli, stiamo bene", annuncia l'ad dal Salone di Ginevra. Svelato il suv Levante

 Fiat Chrysler Automobiles non sta parlando con Psa Peugeot Citroen per un eventuale consolidamento. Anzi, il gruppo può "assolutamente" raggiungere gli obiettivi del 2018 senza alcuna fusione e, comunque, procederebbe soltanto a una fusione di peso, che cambi "il panorama automotive". A dirlo è stato l'a.d. Fca, Sergio Marchionne, che ha risposto ai giornalisti al Salone di Ginevra, dove il gruppo ha portato molte novità, tra cui l'atteso Suv Maserati Levante e la gamma completa della Giulia Alfa Romeo. E proprio calzando sui nuovi modelli, Marchionne ha assicurato che "faremo del nostro meglio" per la piena occupazione in Italia.

Il manager italo-canadese ha descritto un gruppo in salute. "Preparatevi a una serie di lanci di modelli d'ora in poi. Siamo in buone condizioni, non ho brutte notizie da dare" nonostante i problemi del mercato in America Latina. "Abbiamo avuto un mese decente sia in Canada sia negli Stati Uniti, e anche in Italia e in Europa", ha spiegato Marchionne in merito alle vendite. Ma almeno in Italia il risultato sembra molto più che "decente". Secondo i dati usciti in serata, a fronte di un mercato italiano che sale di un robusto 27,3% a febbraio, Fca mette a segno un 32,2%. "Non vedo la minima base per essere pessimisti", ha affermato Marchionne.

 

A chi gli chiedeva se è in vista un secondo modello per Mirafiori, come auspicato dai sindacati, l'a.d. ha chiarito: "Non ho niente da annunciare ora per Mirafiori. È appena partito il Levante". Anche per il sito campano di Pomigliano non c'è "niente di deciso", ha aggiunto il top manager. Tra le novità presentate al Salone dal gruppo ci sono anche le nuove versioni station wagon e 5 porte della Tipo. "Il suo vantaggio è che non c'è nessun modello di quella qualità a quel prezzo", ha detto Marchionne. Sono due i modelli Alfa Romeo che sono stati posticipati oltre l'orizzonte del piano, che è al 2018. Ma l'a.d. ha annunciato che c'è un nuovo veicolo del Biscione, invece, che "è già pronto, ho visto la scocca a Cassino. Stiamo solo studiando i tempi del lancio". Il modello dovrebbe essere il nuovo Suv che, secondo le indiscrezioni, si chiamerà Stelvio.

Marchionne ha risposto volentieri anche sul governo Renzi, dimostrando ancora una volta il proprio sostegno al premier: "L'agenda delle riforme deve continuare, questo è essenziale per la credibilità del Paese a livello internazionale". E ancora: "Che il debito pubblico sia troppo alto è la scoperta dell'America. È in quelle condizioni da anni, non è colpa né mia né di Renzi, certo è una cosa da gestire", ha aggiunto il manager. "L'unico modo per ripagare i debiti è guadagnare di più – ha spiegato ancora Marchionne – servono più introiti fiscali. Cerchiamo di far guadagnare le aziende e le persone che lavorano. Poi bisogna ridurre la spesa".

Al manager col maglioncino, che è anche presidente di Ferrari, è toccato fare gli onori di casa pure allo stand del Cavallino. "La Ferrari adesso è una macchina estremamente competitiva, spero di riuscire a partire in prima fila già al primo Gran Premio", ha dichiarato sulla Formula 1, precisando che se l'Alfa tornasse alle corse potrebbe essere sostenuta dalla Casa di Maranello. Dal punto di vista finanziario Marchionne vede l'emissione di un bond in tempi brevi ("il mercato è buono"). Sul rinnovo del cda di Ferrari, ad aprile, il presidente della Rossa ha espresso il suo sostegno all'a.d. Amedeo Felisa, senza però sbilanciarsi. "Lui rimane con noi, sta benissimo", ha affermato il manager italo-canadese senza specificare in quale posizione.

A Piazza Affari, Fca ha chiuso con un balzo del 5,28% a 6,68 euro, mentre Ferrari ha registrato un aumento dello 0,93% a 35,92 euro.
 

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