Bologna, 14 dic. (LaPresse) – “Non c’è dubbio che, se dovessimo intensificare l’utilizzo dei nostri strumenti per raggiungere il nostro obbiettivo di stabilità dei prezzi, lo faremo”. Lo ha ribadito il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo a ‘Prometeia40’ a Bologna. “Ma gli shock che hanno colpito la nostra economia dal 2008 non hanno avuto natura meramente ciclica, bensì anche strutturale. In questo contesto, la politica monetaria può assicurare la stabilità dei prezzi, ma da sola non può rendere durevolmente prospera un’economia”, ha sottolineato Draghi.

RIFORME ESSENZIALI, FARE DI PIÙ SU RIDUZIONE DEBITO. Le riforme strutturali restano “essenziali” per una “crescita bilanciata” e nell’ambito di queste “occorre rivolgere un’attenzione particolare alle misure che portano a una riduzione dell’eccesso di indebitamento”, ha sottolineato il presidente della Bce, “in sintesi, la combinazione della nostra politica monetaria dal lato della domanda con le riforme strutturali dal lato dell’offerta contribuisce grandemente a creare le condizioni per una ripresa genuinamente strutturale”. “Ma quando si tratta di dare concretezza all’agenda riformatrice, sembra che in molti Paesi dell’eurozona prevalga più l’esitazione che la determinazione”, ha ammonito Draghi.

IMPRESE DEVONO INVESTIRE IN RICERCA E SVILUPPO. Secondo il numero uno dell’Eurotower la ripresa non pò essere strutturale “se le imprese non investono in ricerca e sviluppo, nello sfruttamento delle nuove tecnologie, nello sviluppo degli skills, nei segmenti alti delle catene del valore; se, in altri termini, non verranno ristabilite le condizioni che favoriscono un’elevata accumulazione di capitale nel settore privato”. “Gli investimenti – ha spiegato il banchiere centrale – dipendono largamente dalla fiducia delle imprese sulle prospettive future: su quanto possano essere favorevoli le condizioni in cui esse svolgono la loro attività a livello micro, sulla crescita futura a livello macro. Se gli ostacoli posti all’attività di impresa sono significativi o se sussiste troppa incertezza sulle prospettive di crescita, gli investimenti saranno inferiori a quanto potrebbero essere altrimenti”. “Per questo sono importanti le riforme strutturali”, ha detto ancora.

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