Bruxelles (Belgio), 10 dic. (LaPresse/Reuters) – La Germania dovrà rispondere di fronte alla Corte di giustizia Ue per non aver impedito alla casa automobilistica Daimler di vendere vetture che nei condizionatori usano gas refrigeranti che sono contro le norme europee sull’inquinamento. Lo ha deciso la Commissione Ue, a soli tre mesi dallo scoppio dello scandalo dieselgate che ha coinvolto Volkswagen.

Secondo una legge europea approvata anche dalle agenzie nazionali di regolazione, a partire dal 2011 le aziende non possono utilizzare gas fluorurati che causano effetto serra con un potenziale di riscaldamento globale al di sopra un limite fissato a ‘150’. Daimler, tuttavia, ha continuato a fornire alle unità di aria condizionata dei modelli Mercedes il refrigerante R-134a, proibito dalle nuove norme. Solo il 20 ottobre scorso la casa tedesca aveva detto che avrebbe cambiato il prossimo anno, utilizzando il gas R1234yf.

La Commissione sostiene che la Germania ha violato il diritto comunitario, consentendo alla casa automobilistica Daimler Ag di posizionare mezzi di trasporto automobilistici sul mercato dell’Unione europea non erano conformi alla direttiva Mac, e non riuscendo a prendere misure correttive”, si legge in una nota di Bruxelles, che fa riferimento alla legge sul condizionamento d’aria mobile (Mac). La difesa di Daimler, che ha sostenuto di aver agito per questioni di scurezza, è stata respinta sia dalla Commissione Ue sia dall’Autorità federale tedesca Kba. Nonostante ciò e “i contatti”, sottolinea Bruxelles, “la Germania non ha preso ulteriori misure contro l’immatricolazione di veicoli non conformi e non ha adottoato le opportune misure correttive per il produttore”. Il giudizio della Corte Ue arriva di solito dopo circa un anno.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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