Milano, 13 nov. (LaPresse) – Enel chiude i primi 9 mesi con i ricavi in crescita del 3,6%, l’Ebitda ordinario in aumento del 3,7%, l’Ebit in calo dell’11,7% per effetto delle perdite di valore rilevate sugli asset di generazione russi, slovacchi e rinnovabili in Romania, un risultato netto ordinario del gruppo in aumento del 42% per effetto. L’indebitamento finanziario netto sale a 39.357 milioni di euro al 30 settembre 2015, connesso agli investimenti del periodo, al pagamento dei dividendi e all’andamento dei tassi di cambio.
Le vendite di energia elettrica nei primi nove mesi del 2015 si sono attestate a 195 TWh, con un lieve decremento di 0,9 TWh (-0,5%), rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio in particolare per le minori vendite realizzate nella Penisola Iberica. Le vendite di gas alla clientela finale ammontano a 6,3 miliardi di metri cubi, con un incremento di circa 0,8 miliardi di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2014 da attribuire alle maggiori vendite realizzate nel mercato italiano e spagnolo. La produzione netta complessiva nei primi nove mesi del 2015 è stata di 213,7 TWh (+1,5% rispetto ai 210,5 TWh del 2014), di cui 52,5 TWh in Italia e 161,2 TWh all’estero. In Italia si registra un decremento della produzione netta di energia elettrica di circa 1,6 TWh (- 3%) rispetto allo stesso periodo del 2014.
La richiesta di energia elettrica sul mercato nazionale nei primi nove mesi del 2015 si è attestata a 237,4 TWh, in aumento del 1,9% rispetto all’analogo periodo del 2014, con un incremento delle importazioni nette di 2,1 TWh (+6,8%). La situazione patrimoniale consolidata evidenzia un capitale investito netto di 90.632 milioni di euro (88.528 milioni di euro al 31 dicembre 2014), inclusivo delle attività nette possedute per la vendita per 1.751 milioni di euro (1.488 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Esso è coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 51.275 milioni di euro e dall’indebitamento finanziario netto per 39.357 milioni di euro (37.383 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Quest’ultimo è in aumento di 1.974 milioni di euro (+5,3%) rispetto alla fine del 2014, considerando che gli effetti positivi generati dalla gestione ordinaria sono stati più che compensati, oltre che dall’effetto dei tassi di cambio, dal fabbisogno connesso agli investimenti del periodo e al pagamento dei dividendi.
Nel solo terzo trimestre, i ricavi sono stati pari a 18.366 milioni (+2,2%) mentre il risultato netto del gruppo è stato pari a 256 milioni (-9,2%). Per la fine dell’anno, Enel intende proseguire “il suo percorso mirato al riavvio della crescita industriale, al conseguimento di elevati standard di efficienza operativa e alla gestione attiva del portafoglio finalizzata alla creazione di valore coerentemente con la strategia industriale adottata e gli obiettivi definiti nel piano strategico”. La gestione attiva del portafoglio prevede ulteriori dismissioni di asset non strategici entro la fine del 2015. Inoltre, nell’ambito del processo di razionalizzazione della struttura societaria prosegue attivamente il programma di riorganizzazione delle attività in America Latina. Il contributo positivo derivante dalle operazioni straordinarie in corso e il cash flow generato dall’attività operativa permetteranno di finanziare gli investimenti destinati allo sviluppo e consentono, si legge nell’outlook per fine anno, “di confermare la politica dei dividendi adottata e i target finanziari comunicati al mercato per l’anno 2015”.
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