Roma, 5 nov. (LaPresse) – Abbattera la povertà riducendola almeno del 50% fra chi ha più di 55 anni, attingendo, tra le altre, a risorse dai “circa 250.000 percettori di pensioni elevate”, da “più di 4.000 percettori di vitalizi per cariche elettive” e da “circa 30.000” lavoratori “con lunghe anzianità contributive”, e che hanno iniziato a lavorare dopo i 18 anni, che subirebbero decurtazioni dell’assegno “fino al 10%”. È la proposta inviata dall’Inps al governo.

Secondo l’Istituto previdenziale è possibile intervenire con una riforma dell’assintenza che colpirebbe solo una parte delle famiglie ‘più ricche’. “Ci sono costi limitati a carico di circa 230.000 famiglie ad alto reddito (appartenenti perlopiù al 10% della popolazione con redditi più alti) che si vedono ridurre trasferimenti assistenziali loro destinati in virtù di una cattiva selettività degli strumenti esistenti”, si legge nel testo della proposta inviata al governo.

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