Milano, 8 ott. (LaPresse) – “Vengono da rimpiangere i presidenti di Confindustria, come Angelo Costa e Gianni Agnelli, che pur nella durezza delle loro posizioni hanno sempre riconosciuto il valore del lavoro e della tutela del salario”. Così Susanna Camusso, leader della Cgil, intervistata da ‘la Repubblica’, commenta lo stop alle trattative sul rinnovo del contratot nazionale. Confindustria, ironizza Camusso giocando sulla doppia maglia di Squinzi ppresidente del Sassuolo e supporter del Milan, “a volte ricorda quei presidenti di calcio che tifano incomprensibilmente per un’altra squadra.
Francamente non riesco a capire per quale squadra tifi la Confindustria. Per chi vuole toglierle il ruolo di rappresentanza?”.
Sull’intervento del Governo Camusso ricorda che “le relazioni industriali sono relazioni tra le parti, lo riconosce lo stesso articolo 39 della Costituzione. Quale urgenza c’è di intervenire? In realtà c’è il pericolo che ancora una volta l’intervento del Governo nasconda una sottovalutazione del valore del lavoro e della sua rappresentanza”. “Un Governo che avesse a cuore davvero la ripresa del Paese tiferebbe per l’aumento dei salari” aggiunge Camusso.
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