(Finanza.com) Avvio di ottava all’insegna delle vendite per l’azionario europeo. A penalizzare l’andamento dei listini è un mix di fattori: le tensioni in arrivo dai mercati emergenti, le preoccupazioni legate alla crescita globale e la debolezza del comparto delle materie prime. In un contesto di questo genere sembrerebbe improbabile un innalzamento del costo del denaro negli Stati Uniti tra poco più di tre settimane.
Dopo i pesanti segni meno in Asia, a Londra il Ftse100 ha chiuso in rosso del 4,67% a 5.898,87 punti e il tedesco Dax ha lasciato sul campo il 4,7% a 9.648,43 punti (prima volta sotto la soglia dei 10 mila punti da gennaio). Discese superiori ai 5 punti percentuali per Ibex (-5,01% a 9.756,6) e Cac40 (-5,35% a 4.383,46 punti).
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