Roma, 15 ago. (LaPresse) – “L’Italia deve tornare a crescere al ritmo del 2% l’anno, ma per riuscirci dobbiamo fare le ‘grandi pulizie'”. Lo afferma il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi in un colloquio con il Corriere della Sera, nel quale spiega che è positivo che il Pil sia aumentato dello 0,2%, ma “avremmo bisogno di numeri decisamente migliori”. In cosa consistono queste ‘grandi pulizie’? “Andare avanti con le riforme, che peraltro il governo Renzi ha in parte tradotto in legge, ma che ora devono essere attuate. Mi riferisco alle riforme istituzionali, ma anche a tutte quelle con un impatto diretto sull’economia”. A partire dalla riforma della Pubblica amministrazione, poi l’attuazione della delega fiscale e “relazioni industriali moderne, che accompagnino le riforme del lavoro”.
Per Squinzi è fondamentale che gli sgravi sulle assunzioni a tempo indeterminato diventino strutturali “perché si tratta di utilizzare al massimo il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per noi è una priorità anche nella contrattazione“. E per le riforme istituzionali, come vede la possibilità di un accordo Renzi-Berlusconi? “Premesso che Confindustria non fa politica, siamo sempre favorevoli a intese che facilitino l’approvazione di riforme per la governabilità e la stabilità”.
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