Roma, 5 ago. (LaPresse) – Aumentano gli italiani che sono andati o andranno in vacanza questa estate: sono infatti circa il 50%, pari a 30,4 milioni, in crescita dell’8,6% dai 28 milioni del 2014. È quanto emerge da un’indagine di Federalberghi. La durata media quest’anno è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014 e nell’81% dei casi (quasi 25 milioni) gli italiani rimarranno in Italia, mentre nel 19% dei casi (oltre 5 milioni) andranno all’estero. Il giro d’affari si attesta sui 18,3 miliardi di euro rispetto ai 17 miliardi del 2014 (+7,7%).
“Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sulla irrisoria crescita del Mezzogiorno d’Italia, vedere che il 48% degli italiani stia scegliendo per la proprie ferie estive soprattutto le Regioni del Sud, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area geografica, ci rafforza nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare per una crescita economica ed occupazionale che vanno incentivate per diventare il volano della ripresa”, commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.
“Ma come avvenuto anche in altre circostanze – enfatizza Bocca – non vogliamo illuderci o crogiolarci sugli allori. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione”. Secondo il presidente di Federalberghi si tratta di “passaggi indispensabili per consentire al sistema turistico nazionale di fare in modo che i timidi segnali positivi diventino un consolidato e strutturato aggregato economico, capace di farci rapidamente risalire la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica”. Per quanto riguarda la clientela straniera dell’estate 2015, dai dati dell’Osservatorio Federalberghi emerge un incremento tendenziale del +2,5%.
Nella generalità dei casi la vacanza estiva degli italiani è ‘consumata’ in località marine con le Regioni del Sud ad attrarre la clientela. Oltre il 48% di chi rimane nei confini del Bel Paese si sta recando in Sicilia (18% della domanda), in Sardegna (10,4%), in Puglia (10,1%) ed in Calabria (10%). Il 79% rispetto al 70% del 2014 preferisce la spiaggia, con il dettaglio che vede il 59% scegliere il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 48% del 2014), mentre il 20% (rispetto al 22% del 2014) riversarsi nelle isole minori. Segue in classifica generale la montagna con il 7,8% delle preferenze (rispetto al 15,1% del 2014), le località d’arte maggiori e minori con il 4,2% (rispetto al 5% del 2014), le località termali e del benessere con il 2,7% della domanda (rispetto al 2,4% del 2014) ed in leggera risalita le località lacuali dove si attesta il 2% della domanda complessiva italiana (rispetto all’1,6% del 2014).
Per chi sceglie di ‘espatriare’ e, quest’anno, come detto, sono oltre 5 milioni (rispetto ai 5 milioni del 2014) i connazionali che si sposteranno oltre confine, la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee e sui mari tropicali. Le grandi capitali europee raccolgono infatti il 43% della domanda (come nel 2014), seguite dai mari tropicali/località esotiche che salgono al 17,7% dal 15,2% del 2014.
In generale, la spesa stimata per le vacanze estive (comprensive di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 786 euro (rispetto ai 790 euro del 2014).
Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato. Il 24,5% lo sceglie rispetto al 27% del 2014. Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 21,7% rispetto al 20,1% del 2014, l’appartamento in affitto con il 12,1% (10,2% nel 2014), la casa di proprietà con il 10,6% rispetto al 16,9% del 2014, il villaggio turistico col 7,6% (7,2% nel 2014). Crescono i residence col 7,1% (6,5% nel 2014), i bed&breakfast con il 4,3% (2,9% nel 2014) ed i campeggi con il 4,3% (2,5% nel 2014).
È agosto, anche quest’anno, il mese più gettonato in assoluto, per giunta in ulteriore consolidamento. Il 62,5% (rispetto al 59,3% del 2014) di chi è in vacanza lo ha scelto per il proprio periodo di ferie estive. Segue luglio col 16,7% (rispetto al 22,1% del 2014). Giugno ha raccolto il 14,7% della domanda (rispetto al 19,4% del 2014) e settembre vedrà il 13,3% della domanda (rispetto al 10,7% del 2014).
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