Roma, 31 lug. (LaPresse) – Il riordino delle Province è in un “situazione di criticità (per certi versi emergenziale)” che mette a rischio i “servizi di primaria importanza”. Lo si legge nella Relazione sugli andamenti della finanza territoriale della Corte dei Conti. “La forbice tra risorse correnti e fabbisogno per l’esercizio delle funzioni fondamentali, allo stato delle cose, tende ad una profonda divaricazione, difficilmente sostenibile per l’intero comparto, e postula l’adozione di interventi necessari a garantire servizi di primaria importanza”, scrivono i magistrati contabili in merito agli effetti del riordino funzionale e istituzionale della riforma Delrio.

Secondo la Corte dei Conti “lo stato di precarietà della situazione finanziaria degli enti di area vasta, rappresentato nella predetta relazione, e l’aggravame nto ipotizzato, soprattutto nella prospettiva dell’esercizio in corso, stanno avendo progressiva conferma, considerata la fase avanzata della gestione 2015 e la mancanza di novità sul fronte dell’attuazione del riordino”.

“Ci si riferisce, in particolare, alle ricadute sulle gestioni finanziarie interessate, generate dall’anticipazione degli effetti finanziari relativi ai tagli di spesa disposti dalla legge di stabilità 2015, rispetto all’alleggerimento della spesa corrente che sarebbe dovuto conseguire al trasferimento degli oneri del personale a seguito della riallocazione delle funzioni non fondamentali”, spiegano ancora i magistrati contabili.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata