Milano, 30 lug. (LaPresse) – Ebita +45% e Ebit +93% rispetto al primo semestre del 2014. Risultato netto ordinario positivo per 91 milioni di euro, rispetto ad una perdita netta di 61 milioni nel primo semestre dello scorso anno. Questi numeri principali che il cda di Finmeccanica ha approvato oggi all’unanimità contenuti nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015. Unitamente all’accordo con Hitachi per la cessione del settore trasporti, i numeri sono coerenti con gli obiettivi di sviluppo e rafforzamento delineati nel piano industriale 2015-2019. Gli ordini sono pari a 5.539 milioni di euro, superiori alle previsioni. Il calo rispetto al corrispondente periodo del 2014, inferiore al previsto anche grazie al favorevole impatto del cambio, è attribuibile agli importanti ordini straordinari di cui avevano beneficiato i settori Elicotteri e Aeronautica. Portafoglio ordini pari a 29.303 milioni, che assicura al Gruppo una copertura pari a circa due anni e mezzo di produzione equivalente. Ricavi pari a 5.973 milioni di euro, +4,6% rispetto al primo semestre 2014.
Ebita positivo per 450 milioni di euro, in decisa crescita (+45%) rispetto ai 310 milioni del primo semestre 2014, che includeva oneri, pari a circa milioni 100, relativi ad uno specifico programma di Drs. Tuttavia, anche escludendo tale effetto, si evidenzia un significativo miglioramento sostenuto dai benefici associati ai piani di efficientamento e riduzione dei costi avviati negli esercizi precedenti. Ebit positivo per 351 milioni di euro, +93% rispetto ai 182 milioni del primo semestre 2014. Risultato netto ordinario (senza considerare le attività del settore Trasporti in corso di dismissione) positivo per 91 milioni di euro, rispetto ai 61 milioni negativi del primo semestre 2014. Risultato netto positivo per 111 milioni di euro, rispetto ai 39 milioni negativi del primo semestre 2014. Indebitamento netto incluse le discontinued operation: pari a 4.802 milioni, in miglioramento di 38 milioni di euro rispetto ai 4.840 milioni al 30 giugno 2014 nonostante l’effetto di differenze cambio negative sui debiti denominati in sterline e dollari.
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