Di Marco Valsecchi

Milano, 29 lug. (LaPresse) – Un banale guasto getta nel caos l’aeroporto più grande d’Italia, un’infrastruttura da 38,5 milioni di passeggeri l’anno. Oliviero Bacchelli, vicedirettore del Certet, il Centro di economia regionale dei trasporti e del turismo dell’Università Bocconi di Milano, spiega che cosa rende lo scalo romano così vulnerabile.

Qual è stato il problema ieri?

La questione è che intorno a Fiumicino non esistono alternative per centinaia di chilometri. Una situazione molto diversa da quella del Nord Italia, dove è quasi all’ordine del giorno, e i voli vengono spostati da un aeroporto all’altro o si può contare su alternative modali, quelle cioè che comportano un cambio di mezzo. A Fiumicino tutto ciò quasi non esiste.


Sarebbe stato meglio se l’aeroporto non fosse cresciuto così tanto?

La concentrazione, in un contesto di questo tipo, favorisce le economie di scala. Il problema, piuttosto, è che non c’è stata una strategia di sviluppo chiara. Ci sono quattro terminal che sono tutti collegati tra loro, piste che non possono essere utilizzate contemporaneamente. Bisognerebbe essere in grado di diversificare il rischio, ma non c’è flessibilità nella gestione.

Le cause dove vanno ricercate?

Negli ultimi quattro decenni ci sono stati molti cambi di azionariato, con soggetti che avevano piani diversi. C’è stata incertezza sui contratti di programma e si è vista discontinuità nelle scelte della gestione.

Che cosa si sarebbe potuto fare?

Sarebbe stato possibile gestire meglio il rilancio di Ciampino, o sfruttare il sedime aeroportuale di Fiumicino, cioè le aree vincolate intorno all’aeroporto che possono ospitare altri terminal. Si è concentrato tutto a sud, senza guardare al nord.

Si potrebbe farlo ora?

Non si può ovviamente pensare di raddoppiare subito lo scalo, ma si potrebbe iniziare a costruire a nord il terminal per le compagnie low cost. E poi ragionare in un’ottica integrata, perché se c’è un blocco all’aeroporto ci sono penali da pagare e ne risente l’intero settore.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata