Tokyo (Giappone), 24 lug. (LaPresse/Reuters) – Il gruppo giapponese Nikkei si impegna a preservare l’indipendenza del Financial Times dopo averlo acquistato per 1,3 miliardi di dollari, nonostante il giornale britannico abbia più volte criticato la nuova proprietà. “Vorrei chiarire che abbiamo fiducia nella guida e nella direzione editoriali e che la loro indipendenza rimarrà la stessa”, ha dichiarato il presidente di Nikkei, Tsuneo Kita, nel corso della conferenza stampa sull’acquisizione.

Il ceo di Nikkei, Naotoshi Okada, ha risposto ai timori di chi, citando lo scandalo di Olympus Corp, inizialmente ignorato dalla società dei media giapponesi, sostiene che il Ft possa diventare un “portavoce” del mondo corporate del Giappone. “Sul caso Olympus forse siamo arrivati in ritardo – ha spiegato Okada – ma non stiamo pensando di trasformare il Financial Times in una nostra copia editoriale”. Il ceo ha specificato che “il Ft fa le pagine in base alla direzione editoriale del Ft, noi in base alla nostra direzione editoriale”.

Nel 2014 il Financial Times aveva scritto in modo critico sulle “anteprime Nikkei” sugli utili societari giapponesi, sostenendo che fossero “fughe apparenti” di notizie dalle aziende al giornale. Okada ha sottolineato che non ha intenzione di ridurre il personale o di procedere a fusioni tra i due gruppi, anche se potrebbero essere consolidati quelli che ora sono uffici separati. Kita ha raccontato inoltre che il venditore del Ft, il gruppo Pearson, ha avvicinato Nikkei attraverso una banca di investimento circa cinque settimane fa e che lui stesso ha incontrato il ceo di Pearson, John Fallon, a Londra questa settimana. “Ieri Okada, io e Fellon abbiamo tenuto una conference call, nel corso della quale è stato deciso il prezzo”, ha spiegato il presidente di Nikkei.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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