Milano, 22 lug. (LaPresse) – Piccole, dinamiche e in rapida crescita. Ma anche solide, liquide e redditive. E’ l’identikit delle software&web companies che emerge dall’aggiornamento annuale dell‘indagine sulle multinazionali industriali nel periodo 2009-2014 presentato da R&S Mediobanca.

Nel 2014, il giro d’affari delle 21 società del settore esaminate (14 statunitensi, 4 cinesi, 2 giapponesi e 1 europea) ha toccato i 366 miliardi di euro, il 29,3% in più rispetto al 2013. Nello stesso anno, le s&w hanno realizzato mediamente 26,8 miliardi di euro di totale attivo tangibile, contro una dimensione media dell’industria di 38,1 miliardi di euro.

Tutto questo a fronte di una crescita estremamente rapida: nel periodo 2009-2014 hanno infatti triplicato le loro dimensioni, con un +219,6% che stacca nettamente i tassi di crescita delle energy (+55,1%), delle manufatturiere (+31,3%), delle tlc (+18,9%) e delle utilities (+13,8%). Le software & web companies, rileva Mediobanca, primeggiano anche per ricavi: +145,2% tra il 2009 e il 2014, a fronte del 58,9% delle energy, del 32,5% delle manufatturiere, del 19,4% delle utilities e del 14,2% delle tlc.

Così come per la capacità di creare occupazione, che aumenta comunque in maniera inferiore rispetto ai ricavi. La loro forza lavoro, nel periodo di riferimento, è cresciuta del 109,3%, con 477 mila nuovi assunti, pari a 22.700 occupati per azienda. Si segnala poi la forte redditività di queste multinazionali, superiore al resto dell’industria. In particolare, con un margine operativo netto pari al 21,1% del fatturato 2014, le s&w si posizionano in cima alla classifica per settori assieme alla farmaceutica, seconda al 20,8%. Significativamente, si tratta delle due categorie che presentano anche la maggiore propensione agli investimenti in ricerca e innovazione.

Passando al lato finanziario, sulla base dei dati 2014 le s&w si segnalano per solidità, campo dove con un capitale netto tangibile pari al 174,2% dei debiti finanziari, risultano seconde solo alle multinazionali dell’energia (217,6%), nonostante un maggior peso dell’attivo immateriale (23,8% del totale attivo, contro 4,5%). Si tratta anche delle multinazionali più capitalizzate: mediamente il capitale netto è pari al 316,5% dei debiti finanziari. E quelle di gran lunga più liquide: la liquidità media nel 2014 è 2,2 volte il totale dei debiti finanziari. Dato che si traduce in una forte capacità di acquisizione sul mercato, tipica appunto delle s&w. Le tendenze rilevate nei primi tre mesi del 2015, in tendenza i dati rilevati dall’indagine, per quanto riguarda le software & web companies.

Prosegue quindi l’incremento del fatturato, che varia in media del +12,2% rispetto al primo trimestre 2014, mentre si assiste a un leggero calo dei margini e della solidità finanziaria, che rimangono comunque alti rispetto al resto dell’industria. In prospettiva, occhi già puntati sull’ultima nata: PayPal, la cui quotazione è avvenuta in luglio in seguito allo scorporo da eBay.

Dall’analisi dei dati del primo trimestre 2015, rileva Mediobanca, si può stimare per la PayPal un fatturato per il 2015 di oltre 7 miliardi di euro, mentre i ricavi di eBay si ridurrebbero a circa 8 miliardi. Le due nuove società andrebbero entrambe a collocarsi appena dietro le top10 per ricavi, nella classifica guidata per il 2014 da Amazon davanti a Microsoft e che ha visto la “vecchia” eBay piazzarsi al settimo posto.

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