Roma, 20 lug. (LaPresse) – “Dopo circa un anno e mezzo, si è conclusa positivamente, nell’incontro di oggi al Ministero del Lavoro, la vicenda dei 419 lavoratori in esubero che la Micron intendeva licenziare. L’obiettivo che ci eravamo posti, quello di annullare gli esuberi, è stato raggiunto con la ricollocazione degli ultimi dodici lavoratori rimasti in cassa integrazione, per i quali era stata aperta una nuova procedura di licenziamento collettivo”. Lo ha dichiarato Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil.
“La Micron – ha spiegato Turi – aveva comunicato alle organizzazioni sindacali nei giorni scorsi che i dodici lavoratori non sarebbero stati licenziati ma sarebbero stati ricollocati presso il consorzio R2 attraverso il quale StMicroelectronics e Micron operano nel sito di Agrate: oggi è stato firmato presso il Ministero del Lavoro un accordo che lo conferma e la procedura è stata ritirata”. La Fiom, si legge nella nota diffusa dalla segretaria, ritiene “l’accordo molto positivo, frutto della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e dell’intervento del Governo”. Ora, prosegue Turi, “sarà importante vigilare affinché nei prossimi anni vengano mantenuti i livelli occupazionali. Per fare questo il Governo dovrà fare la sua parte rispetto al comparto della microelettronica, settore strategico che va sostenuto attraverso una vera politica industriale”.
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