Bruxelles (Belgio), 15 lug. (LaPresse) – La Commissione Ue ha proposto l’uso del meccanismo di stabilità finanziario europeo (Efsm) per fornire alla Grecia un prestito ponte a breve termine. Lo si legge in un documento dell’esecutivo europeo. La richiesta è per fondi fino a di 7 miliardi di euro, da erogare in un’unica soluzione e da restituire al massimo in tre mesi attraverso gli aiuti che dovrebbero arrivare dall’Esm dopo che sarà stato chiuso l’accordo sul nuovo programma di aiuti per Atene.
La proposta è stata accolta con preoccupazione da alcuni Stati. La Commissione europea sta mattendo a punto misure “per tutelare” gli Stati membri Ue che hanno “serie preoccupazioni” sull’utilizzo dell’Efsm per il prestito ponte alla Grecia. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, a seguito della proposta di utilizzare il meccanismo finanziato da tutti i 28 Paesi Ue. “Sono tante le preoccupazioni dei Paesi membri dell’Unione, ma non di Paesi della zona euro”, ha spiegato Dombrovskis. Si lavora quindi, ha aggiunto, “per tutelarli contro eventuali conseguenze negative da un eventuale mancato rimborso” del finanziamento a breve da parte di Atene. Tra i Paesi che hanno espresso pubblicamente la propria contrarietà c’è il Regno Unito.
Secondo Dombrovskis è “la soluzione migliore” perché “non ci sono le prospettive per prestiti bilaterali”, sottolineando che non c’erano “molte opzioni” diverse.
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