Milano, 13 lug. (LaPresse) – “Dopo le aste odierne, stimiamo che l’Italia abbia collocato il 64% dell’offerta lorda prevista per il 2015 (il 59% dell’offerta lorda prevista di soli Btp e Cct). Il Tesoro italiano dovrebbe cancellare l’asta di Ctz di fine luglio, come indicato nel programma trimestrale, e le aste a medio-lungo termine di metà agosto”. Lo afferma Chiara Manenti, Fixed income strategist di Intesa Sanpaolo, commentando a seguito del collocamento odierno del Tesoro, che ha venduto 7,3 miliardi in titoli a medio-lungo termine con tassi in calo.

“Nel mese di agosto – continua Manenti – l’offerta lorda complessiva di titoli è attesa in calo a 25 miliardi di euro da 29 miliardi realizzati in luglio, mentre in termini netti l’offerta sarà negativa per 14 miliardi di euro dopo -1 miliardo in luglio. La disponibilità sui conti del Tesoro presso la Banca d’Italia dovrebbe scendere secondo le nostre stime a 67 miliardi di euro a fine agosto da 87 miliardi di fine luglio”.

“Oggi – rileva l’analista – il Tesoro italiano ha emesso 7,34 miliardi di euro di titoli a tasso fisso vicino al massimo del range annunciato: in dettaglio sono stati allocati 2,48 miliardi del Btp benchmark a 3 anni 5/2018, 1,98 miliardi del Btp benchmark a 7 anni 04/2022 unitamente a 1,5 miliardi di btp 3/2032 e 1,37 miliardi di btp 9/2046.

“I rendimenti – prosegue Manenti – sono scesi marginalmente rispetto a quelli delle aste di metà giugno sul Btp a 3 anni (rendimento aggiudicazione 0,48% vs 0,50%) mentre più ampio è stato il calo del rendimento sul Btp a 7 anni (1,6% da 1,76%), sul Btp a 15 anni (2,63% contro 2,77%) e sul Btp a 30 anni ( 3,24% contro 3,36%). Il rapporto di copertura è risultato piuttosto basso sulla parte lunga della curva (1,3) mentre sui titoli a 3 e 7 anni si è mantenuto elevato e vicino a 1,5”.0, 13 lug. (LaPresse) –

Secondo le stime riferite da Intesa Sanpaolo, “il rendimento medio ponderato per le quantità dei Btp nominali collocati in asta nel 2015 è pari a 1,22%, in netto calo rispetto al 2,15% medio sulle aste dello scorso anno. Su tutti gli strumenti emessi il rendimento medio ponderato è sceso a 0,61% rispetto a 1,17% delle aste del 2014”.

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