Roma, 26 mag. (LaPresse) -Il ministero delle Finanze greco chiarisce che l’ipotesi di una tassa sulle transazioni bancarie, inclusi i prelievi agli sportelli Atm, non è sul tavolo di trattativa tra Atene e i creditori internazionali. Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, aveva parlato dell’ipotesi allo studio di un’imposta fiscale minima sulle operazioni di prelievo agli sportelli. Atene precisa adesso in una nota le parole di Varoufakis. Il ministero afferma che le istituzioni creditrici avevano proposto una tassa su tutte le operazioni bancarie, misura respinta dal governo greco perché avrebbe riguardato tutte le operazioni e non solo i prelievi allo sportello, come invece voleva l’esecutivo Tsipras.

Il ministro greco è però ottimista: la Grecia pagherà al Fmi la rata da 305 milioni di euro di rimborso degli aiuti perché sarà raggiunto in tempo un accordo con le istituzioni internazionali e i partner europei. Lo ha ribadito Varoufakis, in un’intervista alla Cnn.

“Sono un ottimista cronico: posso dire che effettueremo il pagamento e non ho dubbi che alla fine raggiungeremo un accordo con le istituzioni e i partner europei”, ha spiegato Varoufakis, sottolineando che “tutti sanno che lo Stato greco non può pagare senza un accordo”. Varoufakis ha ricordato che il governo ha onorato “tutti gli obblighi per quattro mesi, dando fondo a tutte le risorse di liquidità“, anche se ha negato che non ci siano assolutamente più soldi in cassa. Il ministro ha inoltre lanciato un appello ai creditori internazionali affinché vengano incontro ad Atene, che “devono agire insieme” per arrivare a un accordo con la Grecia.dai partner internazionali perché comporterebbe problemi legali, ma ha sottolineato che il fatto che Atene alzi ulteriormente l’imposta è considerato dal governo ellenico “inammissibile”. Per questo motivo, ha aggiunto Varoufakis, “non escludiamo l’introduzione di tre tipi di tassazione, in cui ci saranno sconti per i pagamenti con carta”. Il ministro ha confermato che la proposta allo studio è più o meno quella riportata dai media, ovvero di fissare le aliquote al 7%, 14%, e al 22% o 23%.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata