di Giuseppe G. Colombo

Roma, 5 mag. (LaPresse) – La ripresa in Italia sarà “graduale”: il debito pubblico, che è la “vera sfida”, e la crescita “debole” costituiscono ancora zavorre importanti che limitano la ripresa rispetto agli altri Paesi dell’eurozona, fatta eccezione per Cipro, Grecia e Finlandia. E’ questa la fotografia scattata dalla Commissione europea nelle previsioni di primavera, che confermano sostanzialmente le ultime stime per l’Italia sul fronte del Pil: +0,6% nel 2015 e +1,4% nel 2016.Segno positivo per il prodotto interno lordo italiano, ma l’eurozona viaggia a una velocità doppia. Ecco, in sintesi, l’analisi a raggi x di Bruxelles sull’Italia.

DISOCCUPAZIONE AL 12,4%, LIEVE CALO: La disoccupazione si attesterà al 12,4% sia quest’anno che nel 2016: le stime sono stare riviste leggermente al ribasso rispetto alle previsioni invernali, che registravano valori pari al 12,8% e al 12,6 per cento.

PICCO DEBITO NEL 2015, AL 130,6% NEL 2016: Il debito pubblico raggiungerà quest’anno “il picco”, pari al 133,1% del Pil, per poi calare, il prossimo anno, al 130,6 per cento. Bruxelles sottolinea che la riduzione del debito, prevista nel 2016, sarà più marcata grazie “a una crescita nominale e a un surplus primario più alti”.

DEFICIT AL 2,6% QUEST’ANNO, RISCHI DA MISURE ESPANSIVE: Il rapporto tra il deficit e il Pil italiano si attesterà al 2,6% quest’anno per poi scendere al 2% nel 2016. Le stime sono invariate rispetto a quelle dello scorso febbraio. Secondo Bruxelles “peggiora leggermente” il deficit strutturale del 2015, che sale dallo 0,6% di febbraio allo 0,7 per cento. La Commissione europea avverte, inoltre, della possibilità di “rischi collegati a possibili misure espansive aggiuntive annunciate nella legge di stabilità ma non ancora dettagliate. Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha chiarito ai giornalisti, in conferenza stampa a Bruxelles, che le stime sul deficit “includono anche le misure sull’Iva, anche se non abbiamo idea di come l’Italia le realizzerà.

INFLAZIONE A +1,8% NEL 2016: il tasso annuale dell’inflazione sarà pari allo 0,2 quest’anno per poi salire all’1,8% nel 2016. L’aumento dell’inflazione previsto per il prossimo anno, spiega Bruxelles, sarà dovuto a “un ulteriore aumento dei prezzi delle importazioni, compresi quelli dell’energia” e all’aumento dell’Iva previsto “per garantire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio”. La Commissione europea sottolinea che il governo italiano “si è impegnato a sostituire parzialmente il rincaro dell’Iva con i risparmi e l’inferiore spesa fiscale che sarà comunque dettagliata nella legge di bilancio 2016.

PADOAN, STIME IN LINEA CON DEF: Le stime di primavera della Commissione europea sull’Italia “sono in linea con quelle contenute nel Def e questo ci rassicura”, ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

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