Milano, 27 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo dopo i dati in chiaroscuro arrivati dagli Stati Uniti. La lettura finale del Pil Usa del quarto trimestre ha mostrato una crescita del 2,2%, sotto le attese del mercato che indicavano un rialzo del 2,4%, mentre la fiducia dei consumatori (Univ. Michigan) di marzo ha superato le previsioni salendo a 93 punti. Questa sera attesa per il discorso di Janet Yellen che potrebbe fornire alcuni dettagli sulle prossime mosse di politica monetaria della Fed. Nell’Eurozona occhi puntati sulla Grecia che entro lunedì dovrà fornire a Bruxelles la lista di riforme necessarie per sbloccare gli aiuti finanziari. Il Tesoro italiano ha collocato questa mattina Bot a 6 mesi per complessivi 7 miliardi di euro con un rendimento pari allo 0,04%, il nuovo minimo storico. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,37% a 22.984 punti.

Ben comprata STMicroelectronics che ha mostrato un rialzo del 2,05% a 8,45 euro in scia alla buona intonazione del comparto tech europeo. Bene anche Prysmian (+0,95% a 19 euro) all’indomani dell’annuncio che guiderà un raggruppamento di sette aziende per la realizzazione della nuova interconnessione elettrica ad alta tensione tra Italia e Francia. Il valore totale del progetto, voluto da Terna e Rte, ammonta a oltre 500 milioni di euro. La quota parte di Prysmian, che in qualità di capofila coordinerà progettazione, fornitura, installazione, opere civili incluse, e collaudo del sistema è di circa 200 milioni di euro. Secondo gli analisti, che ipotizzano un margine della commessa di circa il 10%, il progetto dovrebbe generare circa 20 milioni di euro di Ebitda.Tra le banche gli acquisti hanno premiato Intesa SanPaolo (+0,31% a 3,14 euro) e Mediobanca (+1,09% a 8,795 euro). Segno meno invece per Montepaschi (-0,90% a 0,604 euro), Popolare di Milano (-1,30% a 0,943 euro), Ubi Banca (-1,67% a 7,025 euro) e Unicredit (-0,16% a 6,235 euro).

Il forte ribasso del petrolio, con il Wti che è sceso sotto quota 50 dollari al barile, si è fatto sentire specialmente su Saipem, che ha perso l’1,60% a 9,495 euro, e Tenaris, che è arretrata dell’1,21% a 12,98 euro. Debole Ferragamo (-0,55% a 28,60 euro) in scia alla bocciatura arrivata questa mattina da Credit Suisse. Gli analisti della banca svizzera hanno tagliato il giudizio sulla maison del lusso a neutral dal precedente outperform. Il titolo Ferragamo nelle scorse sedute aveva comunque toccato i massimi storici.

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