Roma, 24 mar. (LaPresse) – “Anche in Italia si discute di formazione di una bad bank. L’ipotesi presenta aspetti critici. E’ necessario individuare forme alternative a quelle individuate dall’Europa e che incentivino interventi privati”. Così Giuseppe Vegas, presidente della Consob, in audizione alla commissione Finanze al Senato sul sistema bancario italiano in relazione alla vigilanza europea. “Per affrontare il problema delle sofferenze bancarie” occorre trovare “forme alternative con un maggiore coinvolgimento dei privati”, aggiunge Vegas, per evitare sia “le implicazioni legate al ricorso a programmi di aiuti comunitari”, sia “i riflessi negativi sul rapporto debito/Pil che potrebbero derivare da un intervento interamente a carico del bilancio pubblico”. Tuttavia, prosegue il presidente Consob, Per indurre i privati a investire e a sottoscrivere le passività, la “garanzia pubblica” potrebbe essere “un elemento decisivo” perché la fase congiunturale “è ancora incerta, e alla luce della crisi di fiducia che impedisce una ripresa del mercato delle cartolarizzazioni”. La garanzia pubblica, chiarisce Vegas, potrebbe “indurre investitori privati a sottoscrivere passività emesse da un veicolo societario specializzato nell’investimento in crediti deteriorati”. Secondo il numero uno della Commissione “al fine di limitare gli effetti di tale garanzia sulla crescita del debito, si potrebbero valutare forme tecniche compatibili con i vincoli di finanza pubblica, prevedendo la garanzia solo per alcune tipologie di titoli emessi dal veicolo (ad esempio, le tranche più rischiose)”.

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