Dall’inviata Claudia Luise.
Panama City (Panama), 23 mar. (LaPresse) – Sarà posata domani una delle ultime paratoie che andrà a comporre il complesso sistema di chiuse progettato per l’ampliamento del Canale di Panama. I lavori, partiti nel 2009, hanno un valore di 3.356 milioni di euro e sono stati affidati a un consorzio di costruttori di cui fanno parte l’italiana Salini Impregilo, la spagnola Sacyr e la belga Jan de Nul. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo Canale che, a complemento dell’esistente, consentirà il transito di navi di maggiori dimensioni, incrementando il traffico commerciale in risposta agli sviluppi e alla continua espansione del mercato dei trasporti marittimi. Una delle parti principali per il funzionamento del terzo set di chiuse sono proprio le 16 paratorie realizzate dalle officine friulane Cimolai e partite dal porto di Trieste con un trasporto transoceanico a settembre. Ogni paratoia misura 30 metri circa di altezza, 60 di larghezza e 10 di spessore, per un peso di circa 4.000 tonnellate.
“Domani – spiega l’ingegner Giuseppe Quarta, Ceo del consorzio di costruttori – sarà posata una di queste enormi porte scorrevoli.
Un’operazione molto complessa perché si tratta di ‘parcheggiare’ questi enormi manufatti attraverso carrelli scorrevoli avendo pochissimo margine di manovra. Per ora ne sono state posate 4 dal lato dell’oceano Pacifico, quindi ne mancano ancora 4, e 6 dal lato Atlantico, e domani si aggiungerà la settima”.
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