Roma, 17 feb. (LaPresse) – Nel 2014 le esportazioni sono cresciute del 2% rispetto al 2013, o del 2,7% al netto dei prodotti energetici, mentre le importazioni sono cadute dell’1,6%. Lo riferisce l’Istat. La positiva dinamica dell’export è trainata dai paesi Ue (+3,7%) e la flessione dell’import è determinata dalla forte contrazione dei prodotti energetici (-19,5%). A dicembre, evidenzia l’istituto statistico, si registra un aumento dell’export (+2,6%) e una diminuzione dell’import (-1,6%) rispetto al mese precedente. Su base annua si rileva un considerevole incremento per l’export (+6,3% in valore e +5,4% in volume) mentre l’import registra un calo (-1,3%). Nel 2014 l’avanzo commerciale raggiunge 42,9 miliardi, ed è più che doppio al netto dell’energia (+86 miliardi), mentre a dicembre è pari a +5,8 miliardi, in ampliamento rispetto a dicembre 2013 (+3,4 miliardi) e, al netto dell’energia, l’attivo è di 8,7 miliardi.
L’aumento mensile dell’export a dicembre è determinato dalla crescita delle vendite sia verso i paesi extra Ue (+3,2%) sia verso quelli Ue (+2,1%). L’incremento è più marcato per i prodotti energetici (+7,5%) e per i beni di consumo non durevoli (+3,4%). La diminuzione mensile dell’import è da ascrivere esclusivamente all’area extra Ue (-3,7%). La flessione è diffusa a tutti i comparti, a eccezione dei beni di consumo (+1,5%). Rispetto al trimestre precedente, nell’ultimo trimestre dell’anno si registra una dinamica positiva per l’export (+2,1%). I beni strumentali (+3,8%) e i beni di consumo non durevoli (+3,5%) sono in espansione. Gli acquisti sui mercati internazionali risultano invece in flessione (-0,8%). Nel 2014, i mercati più dinamici per l’export sono risultati il Belgio (+15,7%), gli Stati Uniti (+10,2%), la Polonia (+9,9%) e i paesi Eda (+9,6%). Si segnala la forte crescita nell’anno delle vendite all’estero di autoveicoli (+10,0%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+5,6%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+5,5%). Nel 2014, gli acquisti sono in marcata flessione da paesi Opec (-29,4%) e Russia (-20,0%). In forte calo l’import di gas naturale (-25,9%) e di prodotti petroliferi raffinati (-17,1%).
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