Milano, 20 gen. (LaPresse) – Sarà un cammino articolato quello che porterà lo storico gruppo fiorentino Fila in Borsa entro fine anno. Non si tratta infatti di un’Ipo ma bensì della trasformazione di Space, una spac (Special purpose acquisition company) quotata sull’indice Miv da fine 2013. La società presieduta da Gianni Mion, oggi anche a capo della holding Sintonia dei Benetton, infatti diverrà il veicolo con cui Fila ed i suoi azionisti entreranno in Borsa sul listino principale Mta entrò metà anno, mentre entro fine 2015 ci sarà anche il cambio di denominazione. Prima di allora però sono previsti vari passaggi tecnici e di capitale, per un investimento di space pari a 39,1 milioni di euro, che consentirà alla fine di avere un flottante quotato compreso tra il 30,4% ed il 34,5%, a seconda di come sarà ultimato il buy back dei titoli Space dopo che l’assemblea dei soci voterà sull’intera operazione, si dovrà arrivare ai due terzi di sì.
Di sicuro gli attuali proprietari di Fila, la famiglia Candela, che oggi detiene attraverso Pencil il 62,49% del capitale sociale e il 78,86% dei diritti di voto, rimarrà primo azionista con una quota compresa tra il 54,9% ed il 52,2%. Ad uscire da Fila sarà in toto Intesa Sanpaolo che cede il 13,1% a Space, ed in parte Vei, dietro cui c’è la holding Sintonia, che continuerà ad avere tra il 10,4% ed il 10,9%. Il valore complessivo di Fila stimato da Space è di 228 milioni. I capitali conferiti a Fila tramite la Business Combination (stimati tra euro 50 e 65 milioni) saranno destinati al supporto dei piani di sviluppo del business di Filae, in particolar modo, al rafforzamento nelle aree già presidiate, alla crescita nel settore delle belle arti e alla espansione nei mercati emergenti, anche attraverso l’esercizio dell’opzione per l’acquisizione di un’ulteriore quota nel capitale della società partecipata indiana Writefine Products Private Limited, che consentirà a Fila di raggiungere il 50% del capitale di quest’ultima.
Il board sarà composto da 9 persone di cui: 2 consiglieri indipendenti, 1 indicato dalla minoranza, 5 da Pencil, 2 da Space e uno da Vei. Presidente non operativo sarà Gianni Mion, mentre l’a.d. sarà l’attuale ceo di Fila, Massimo Candela. In Italia il gruppo nato nel 1920 grazie alle famiglie dei conti della Gheradesca e deu marchesi Antinori, impiega appena 192 persone, con un solo stabilimento a Firenze che fattura 45 milioni specializzato in pennarelli e la pasta da modellare. In totale però Fila nel mondo dà lavoro a 5mila persone, di cui quasi la metà in India, 855 in Messico e 724 in Cina. Il basso costo della manodopera e la vicinanza con i fabbricanti di legname sono stati eelementi decisivi in questa scelta. In tutto Fila, attraverso le decine di marchi che possiede, ha un catalogo di 7mila prodotti, produce ogni anno 1,6 miliardi di matite, 600 milioni di gessetti, 500 mlioni di pennarelli e 3,5 milioni di litri per inchiostro. Il fatturato è stato nel 2013 di 220,6 milioni, previsto in crescita nel 2014 quando ci si aspetta un utile netto sopra i 10 milioni, per quest’anno invece ci sarà un lieve calo sotto la soglia ‘double digit’. Il settore che è in forte consolidamento, offre grandi opportunità a Fila, alcune delle quali potrebbe completarsi in tempi molto stretti.
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