Milano, 12 gen. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta nervosa dopo le pesanti perdite subite venerdì. La volatilità potrebbe continuare a persistere fino alla prossima settimana quando sono in programma due eventi chiave per l’Eurozona: la riunione della Bce (22 gennaio), che potrebbe lanciare il quantitative easing, e le elezioni in Grecia (25 gennaio), che creano incertezza sul futuro dell’intera zona euro. A far notizia oggi è il nuovo strappo ribassista del petrolio, scivolato ai nuovi minimi dal 2009. Sulle quotazioni del greggio ha pesato la decisione di Goldman Sachs di tagliare le stime sul petrolio. Secondo Goldman i prezzi del petrolio dovranno rimanere bassi a lungo, in area 40 dollari al barile nel primo semestre dell’anno, per frenare gli investimenti che sostengono la produzione shale statunitense. E così a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,95% a 18.349 punti.

Nuovo tracollo per Saipem (-9,71% a 7,205 euro) che è sprofondata sui minimi dal luglio del 2004. Negli ultimi dodici mesi il titolo della controllata di Eni ha praticamente dimezzato il proprio valore a Piazza Affari. Sull’azione ha pesato oggi il nuovo calo dei prezzi del petrolio, mentre Barclays ha abbassato il target price su Saipem a 12 euro dal precedente 20 euro. Un giudizio di vendita è arrivato dagli analisti di Conaccord che hanno tagliato il target price a 7,5 euro da 13 euro. Restando nel comparto energetico Enel (-0,40% a 3,446 euro) non ha sfruttato le parole dell’Ad Francesco Starace al Financial Times. Starace ha dichiarato che la cessione delle controllate in Slovacchia e Romania potrebbe avvenire entro giugno.Seduta positiva per Atlantia (+2,79% a 20,60 euro) che, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, avrebbe allo studio l’ingresso di altri investitori nel capitale di Autostrade per l’Italia. L’idea sarebbe quella di replicare lo schema di valorizzazione di Aeroporti di Roma con la cessione di una quota del 30-40% di Adr a investitori qualificati. Per il giornale, la doppia cessione potrebbe portare nelle casse di Atlantia tra i 5 e i 6,5 miliardi di euro.

Bene Finmeccanica (+1,76% a 7,785 euro) dopo che la delegazione della cinese Insigma è stata ricevuta dai vertici del colosso pubblico nella sede di piazza Monte Grappa. Il gruppo cinese ha presentato in dicembre un’offerta per rilevare Ansaldo Breda. Riflettori puntati su WDF (+1,57% a 8,37 euro) che giovedì presenterà il nuovo piano industriale. Nel settore bancario le vendite hanno colpito in modo particolare le popolari: Banco Popolare ha ceduto il 2,03% a 8,915 euro, Popolare dell’Emilia Romagna l’1,75% a 4,805 euro, Ubi Banca lo 0,74% a 5,315 euro. Pesante anche Mps che ha lasciato sul parterre il 2,60% a 0,463 euro, mentre hanno chiuso in positivo Intesa SanPaolo (+2,19% a 2,326 euro) e Unicredit (+1,18% a 4,968 euro). Positiva Fca (+2,52% a 10,17 euro) con Sergio Marchionne che ha annunciato che nel 2015 le vendite del gruppo si attesteranno a 5 milioni di unità, mentre i target per l’esercizio 2014 non sono cambiati. Marchionne ha poi definito un segnale positivo per il Paese l’annuncio da parte di Fca dell’assunzione di 1.500 lavoratori nello stabilimento di Melfi, che diventerà lo stabilimento più grande d’Italia.

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