di Giuseppe G. Colombo
Roma, 3 gen. (LaPresse) – Una forma di protesta “sbagliata”, che “fa male al lavoro pubblico e ai lavoratori”. A tre giorni dalla ‘diserzione’ di massa dei vigili urbani a Roma durante la notte di San Silvestro, non si placano le polemiche sulla vicenda e a parlare così, in un’intervista esclusiva a LaPresse, è la segretaria nazionale della Funzione pubblica della Cgil, Rossana Dettori. Un ‘ammutinamento’ che non è piaciuto al sindacato perché, spiega Dettori, “in questo modo si mettono tutti i lavoratori del pubblico impiego nello stesso calderone, anche chi, come ogni anno, lavora la notte di Capodanno”.
Renzi ha annunciato che le cose cambieranno, il centrodestra invoca norme più severe. Chi sbaglia paga, Dettori?
“Vanno accertate tutte le responsabilità di chi ha messo in piedi la protesta e di chi ha permesso questo. Le responsabilità soggettive vanno verificate e colpite, lo dico con molta tranquillità”.
I vigili lamentano un trattamento inadeguato al loro lavoro da parte del Comune.
“L’amministrazione capitolina è rimasta sorda alle questioni che anche il sindacato aveva posto”.
Un aumento dello stipendio?
“Non ridurrei tutto al salario perché non è così”.
Cioè?
“Dato che la Giunta capitolina non ha trovato la quadra, l’amministrazione ha deciso di procedere sul contratto integrativo con un atto unilaterale: ha deciso da sola come funziona il contratto integrativo. C’è anche un tema che riguarda l’organizzazione del lavoro e le dotazioni organiche”.
Qualcuno sostiene che se Roma ha superato la prova Capodanno con meno del 15% dei vigili in servizio, si può fare a meno degli altri durante il resto dell’anno.
“In realtà la dotazione organica è abbastanza bassa”.
Dopo la vicenda di mafia Capitale, si è decisa la rotazione dei vigili, che ne pensa?
“Fatta con criterio può funzionare, ma fare una mobilità di massa, mandando un vigile da Ostia a Roma centro non è il massimo”.
La protesta ha fatto il gioco di Renzi?
“Certo che si, non gli è sembrato vero: il primo tweet, alle 7 del mattino, è stato il suo. Per Renzi vanno colpiti i lavoratori pubblici, secondo me vanno colpiti quelli che non sono in linea con l’etica del lavoro pubblico”.
Servono regole disciplinari più severe per impedire che episodi come quello di Roma si ripetano in futuro?
“No, le norme disciplinari sono già previste nei contratti del pubblico impiego: trovo insopportabile che si usino questi episodi per dire che si vuole cambiare le regole perché le già ci sono”.
Forse sono poco efficaci?
“Sono già previsti codici disciplinari abbastanza pesanti che colpiscono i comportamenti sbagliati: sono i dirigenti che devono avere il coraggio di applicare questi codici”.
La ‘scure’ tocca al dirigente, insomma.
“Se c’è un comportamento sbagliato, il dirigente deve prendere carta e penna e contestare il comportamento di quel lavoratore”.
Dettori, il sindacato ha colpe secondo lei per quello che è successo a Roma a Capodanno? Possibile che non sapesse nulla del fatto che di lì a qualche ora l’85% dei vigili non sarebbe andato a lavorare?
“Il 24 (dicembre, ndr) il sindacato romano ha continuato la trattativa fino alle 4 del mattino. Se si è organizzato qualcosa per la protesta del 31 bisogna prima dimostrarlo”.
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