Milano, 15 dic. (LaPresse/Finanza.com) – Violento sell-off per le Borse dopo il tentativo di rimbalzo di inizio giornata. Nell’ultima ora di contrattazioni i principali indici azionari europei, compresa Piazza Affari, hanno accelerato con decisione al ribasso seguendo il nuovo sell-off del petrolio. Il prezzo del greggio è sceso ai nuovi minimi a oltre 5 anni con il Wti di slancio sotto quota 57 dollari al barile, in calo di oltre il 2% rispetto ai livelli di venerdì scorso. L’indice Ftse Mib è andato così a chiudere sui minimi di giornata a quota 18.078,97 punti, in calo del 2,81%. Contrastati i dati macro arrivati da oltreoceano con l’indice Empire State Manufacturing sceso a sorpresa in negativo, mentre la produzione industriale Usa è balzata dell’1,3%, progresso mensile maggiore dal 2010.
Sul parterre di Piazza Affari spicca la marcata debolezza delle banche con le big Unicredit e Intesa Sanpaolo entrambe in calo di oltre 4 punti percentuali. Tra i peggiori anche Mediaset (-3,82%) e Pirelli (-3,72%). L’effetto petrolio si fa sentire ancora una volta su Eni scesa del 3,49% a 13,28 euro. Peggiore performer dell’intero listino milanese è stata Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese, dopo un avvio brillante, ha virato improvvisamente al ribasso con diverse sospensioni per eccesso di ribasso andando a chiudere sui nuovi minimi storici a 0,527 euro (-8,14%). L’azione aveva beneficiato in partenza del via libera giunto venerdì da parte del supervisory board della Bce al capital plan messo a punto da Mps a seguito delle carenze di capitale individuate dal comprehensive assessment dell’Eurotower e che prevede un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Fabio Gallia, membro del comitato esecutivo di Bnp Paribas e amministratore delegato di Bnl, nonchè alla guida di tutte le attività del gruppo francese in Italia, ha ribadito che l’istituto transalpino non è interessato a Mps. “Apprezzo molto il lavoro che sta facendo il management, ma noi siamo impegnati con il nostro piano industriale e puntiamo sulla crescita organica”, ha spiegato Gallia.
Seduta difficile anche per Banca Carige, l’altra banca italiana che non ha superato gli stress test Bce, scivolata indietro del 7%. Anche l’istituto ligure ha ottenuto il via libera giunto venerdì da parte del supervisory board della Bce al capital plan messo a punto dalla banca, dopo il deficit di capitale emerso in occasione degli esami dell’Eurotower. Il piano prevede un aumento di capitale da 650 milioni e la cessione di asset. Tra i pochi titoli a schivare le vendite spiccano Tod’s (+1,53%) e Fca (+0,55%). Su quest’ultima, che era arrivata a guadagnare oltre il 3% in avvio di seduta, Mediobanca Securities ha riavviato la copertura con rating outperform con prezzo obiettivo a 12 euro.
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