Milano, 5 nov. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha centrato il rimbalzo dopo lo scivolone di ieri complice la prova brillante di banche e dei titoli dell’energia. Le deludenti stime di ieri della Commissione Ue hanno fatto ipotizzare sul mercato un intervento più aggressivo della Bce, anche se dalla riunione di domani non dovrebbero emergere grandi novità. Sul valutario da segnalare il nuovo strappo ribassista dello yen in scia alle parole del governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda, che non vede alcun limite alle possibili iniziative per sconfiggere la deflazione. La forza del dollaro ha inoltre favorito la discesa dell’euro, con il cross tornato a testare i minimi a oltre due anni. Negli Stati Uniti le elezioni di mietermi hanno sancito la sconfitta di Barack Obama, con i repubblicani che hanno conquistato la maggioranza alla Camera e al Senato. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,60% a 19.427 punti.

Mps (+3,87% a 0,691 euro) ha proseguito il trend rialzista prima del cda che varerà le misure necessarie per rafforzare la propria posizione patrimoniale dopo la bocciatura agli stress test Bce. Prevista una nuova iniezione di capitale che, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, potrebbe raggiungere i 2,5 miliardi di euro, un ammontare superiore rispetto ai 2,11 mld di euro di deficit patrimoniale emerso dagli stress test Bce. Il nuovo aumento potrebbe partire la prossima primavera e il Cda valuterà anche altre misure di rafforzamento patrimoniale “non diluitive e non onerose per la banca”, tra cui la cessione di asset finanziari. Acquisti anche sugli altri titoli del settore: Banco Popolare ha guadagnato il 3% a 11,33 euro, Popolare di Milano il 3,86% a 0,591 euro, Intesa SanPaolo il 2,63% a 2,256 euro, Mediobanca il 2,71% a 7,005 euro, Unicredit il 3,70% a 5,745 euro. Tonica Enel (+3,06% a 3,97 euro) dopo che il cda ha deliberato l’avvio del collocamento sul mercato di una quota del capitale sociale di Endesa da parte della controllata Enel Energy Europe, la quale possiede attualmente il 92,06% del capitale del gruppo spagnolo. L’ammontare iniziale oggetto di offerta sarà pari al 17% del capitale sociale di Endesa, potendo raggiungere un massimo del 22%, inclusa in ogni caso l’opzione greenshoe. Si è ripresa Eni (+1,92% a 16,45 euro) che ieri aveva sofferto soprattutto la discesa del petrolio ai minimi degli ultimi quattro anni. Positiva anche Saipem (+1,10% a 11,92 euro) che ieri aveva lasciato sul parterre circa 5 punti percentuali.

Brillanti Generali e Telecom Italia alla vigilia della pubblicazione dei conti trimestrali. Il titolo della compagnia assicurativa ha mostrato un progresso del 2,56% a 16,41 euro, mentre l’azione del gruppo tlc è salita del 3,43% a 0,903 euro. Nel pomeriggio sono usciti i conti di Tim Brasil: i ricavi della società carioca sono saliti del 23% a 1,68 miliardi di reais, mentre l’utile netto è aumentato del 10,6% a 348 milioni di reais. Autogrill ha indossato la maglia nera sul Ftse Mib lasciando sul parterre il 2,10% a 5,105 euro.

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