Roma, 3 nov. (LaPresse) – “Il governo ha preso atto della difficile crisi economica in cui si trova il Paese: il ritmo di arretramento si è attenuato, è vero, ma una svolta fatica a concretizzarsi”. Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso di un’audizione sulla Legge di stabilità davanti alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. “Tuttavia – aggiunge -, si coglie qualche elemento meno negativo nell’andamento degli indicatori qualitativi e quantitativi ed emergono segni di stabilizzazione, in particolare nella produzione industriale”. “Si sta componendo – sottolinea il presidente di Confindustria – un mosaico di fattori propizi alla ripartenza nel 2015: la caduta del prezzo del petrolio e la svalutazione dell’euro determinano un aumento del Pil di quasi un punto percentuale, la morsa del credit crunch tenderà ad allentarsi”. “Ma occorre – prosegue – fare in modo che tutto ciò si trasformi in un chiaro cambiamento di rotta”.

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