Milano, 24 ott. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta in cui è prevalsa la cautela in vista della pubblicazione dei risultati degli stress test. Secondo le ultimissime indiscrezioni, rilanciate da Bloomberg, la Bce avrebbe deciso di bocciare 25 banche sottoposte agli stress test, delle quali solo 10 avrebbero necessità di colmare gap di capitale. In mattinata le Borse erano frenate anche dalla notizia che a New York un medico sbarcato dall’Africa Occidentale è risultato positivo all’ebola. Andamento positivo di Wall Street dopo il dato di settembre sulle vendite di case nuove negli Stati Uniti, aumentate ai massimi degli ultimi sei anni. Le vendite sono cresciute dello 0,2% a 467 mila unità. A Bruxelles il presidente della Bce, Mario Draghi, ha esortato i leader europeo a presentare impegni credibili sulle riforme. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,31% a 19.495 punti.
Tra le banche è balzata Mps che con un progresso del 10,68% a 1 euro si è aggiudicata la maglia rosa sull’indice Ftse Mib. A sostenere il titolo è l’idea circolata oggi nelle sale operative: gli esperti si aspettano una bocciatura agli stress test per il Montepaschi nei test dell’esame, ma il gap patrimoniale non sarebbe così elevato da costringere la banca senese a percorrere un’altra volta la strada dell’aumento di capitale. Nel resto del comparto gli acquisti hanno prevalso anche su Popolare di Milano (+1,57% a 0,643 euro), Intesa SanPaolo (+1,55% a 2,356 euro), Unicredit (+0,34% a 5,885 euro) e Ubi Banca (+0,88% a 6,305 euro). Tonica Ferragamo (+2,25% a 19,49 euro) in scia alla scelta di Goldman Sachs di inserire il titolo nella sua “conviction buy list” dopo la performance negativa “immeritata visto la forza dei fondamentali”. Secondo gli analisti della banca statunitense Ferragamo ha le possibilità per “crescere maggiormente rispetto ai competitor, espandere i margini ed essere l’unico marchio del lusso a migliorare significativamente il ritorno sul capitale”. Bene anche Telecom Italia (+1,51% a 0,838 euro) dopo le indiscrezioni di stampa sulla cessione di Telecom Argentina a Fintech con uno schema in più fasi. In primis ci sarebbe la cessione del 17% di Sofora per circa 200 milioni di dollari poi, nei successivi 24-30 mesi, si procederebbe alla cessione di un ulteriore 51% di Sofora.
Forti vendite su Saipem (-3,61% a 14,94 euro) con Rosneft che ha aperto all’acquisto di una quota della controllata di Eni. A dirlo il numero uno del colosso russo, Igor Sechin, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. Rosneft potrebbe quindi rilevare una quota della controllata di Eni anche se, al momento, “non esiste una proposta del genere sul mercato ma quando questa si presenterà avremo la possibilità di pensarci”, ha sottolineato il presidente e Ceo di Rosneft. Mediaset (-1,22% a 2,746 euro) non ha sfruttato le indicazioni positive arrivate dalla Spagna. Nel terzo trimestre del 2014 il mercato televisivo iberico è cresciuto del 22% e, grazie alla Coppa del Mondo e ai mondiali di basket, Mediaset Espana dovrebbe essere riuscirà a sovraperformare il mercato del 3-5%.
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